Phone free: in Francia è già legge, a Palermo a fare da apripista è l’istituto Gonzaga, scuola gesuita storica.
Già lo scorso giugno l’Assemblea Nazionale francese aveva approvato la proposta della maggioranza di governo, La Republique en Marche, che vieta l’utilizzo degli smartphone nelle scuole.
L’istituto Gonzaga si unisce all’iniziativa e vieta l’utilizzo dei telefoni cellulari per tutti gli studenti, tuttavia la decisione non vuole in alcun modo limitare l’adattamento alle nuove tecnologie anzi, tutti gli studenti sono dotati di un ipad ad uso scolastico.
“Questa decisione non dipende dal fatto che siamo disattenti o contrari alla tecnologia, ma anzi attenti alla crescita della persona. Staccarsi dell’uso continuo del cellulare aiuta a riscoprire la dimensione del contatto diretto con l’altro, del tempo libero e, perché no, anche del silenzio, che è tempo per sé stessi” ha detto padre Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga-ISP.
Il cellulare va consegnato prima dell’inizio delle lezioni e ritirato alla fine delle ore didattiche, anche il pranzo e la ricreazione sono svolti senza l’uso dei telefoni.
L’iniziativa mira a migliorare la concentrazione e l’attenzione durante le lezioni e ad agevolare la socializzazione tra gli studenti stessi.
“Una delle ragioni per cui abbiamo proposto questa iniziativa in collegio dei docenti, per poi comunicarla all’assemblea degli studenti, è il fatto che da quest’anno tutti gli studenti sono dotati di IPad quindi non c’è alcuna frustrazione dell’utilizzo della tecnologia, anzi” ha detto padre Eraldo Cacchione, preside dei licei.
Ogni anno di corso avrà un contenitore destinato ai cellulari che sarà chiuso in un armadio apposito. Chiunque venga meno alla restrizione andrà in contro ad una penalizzazione: i cellulari trovati, nascosti o non consegnati, saranno consegnati alla presidenza per essere restituiti alla fine della giornata scolastica. In un secondo caso il telefono sarà riconsegnato alla fine del giorno successivo, in un eventuale terzo caso verrà restituito direttamente ai genitori.
E nonostante non sia stato vietato l’uso degli smartphone ai docenti, anche loro dovranno limitarne l’uso.
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