Ve lo ricordate il film “Fracchia la belva umana” in cui Paolo Villaggio veniva perseguitato dal Commissario Auricchio, Lino Banfi, perchè veniva scambiato per un pericolosissimo criminale internazionale?
A Ragusa, la scorsa notte, è successa la stessa cosa.
I protagonisti sono due fratelli albanesi fermati dai militari che durante un controllo di routine avevano creduto di aver trovato un ricercatissimo criminale. A destare subito sospetto il fatto che uno dei due non aveva documenti e che l’ altro invece aveva due passaporti con date diverse, anche rispetto alla carta di identità.
A nulla sono valse le spiegazioni dell’albanese residente a Ispica, che cercava di spiegare ai militari che si trattava di un errore di persona. Portato in caserma e fatti alcuni controlli, a suo carico risultava anche un mandato d’arresto della polizia tedesca. Finalmente dopo una serie di controlli , dall’esame delle impronte digitali è risultato che si trattava di un caso di omonimia e che i documenti portavano date diverse a causa di un errore riscontrabile anche alle anagrafe.
Il trentaduenne albanese ha infine confidato ai militari di Ragusa che non era la prima volta che veniva condotto in caserma per lo stesso errore.
Commissario Auricchio: Belva umana, guarda che tu sarai la belva umana, ma se io mi incazzo divento brutto, divento!
Fracchia: Guardi che veramente è già sulla buona strada, lei…
Commissario Auricchio: Ti spezzo la carotide, maledetto!
(Da Fracchia, La belva umana)
A.Q.
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