Conosciamo il neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da oltre trent’anni e abbiamo quindi la certezza che si tratta di una persona seria: pur facendo a pieno titolo parte della “casta” politica per gli incarichi di vertice che ha sempre ricoperto, il suo è sempre stato un “low profile” in linea con il carattere schivo, che lo ha tenuto sempre lontano dai riflettori e dalla sguaiata ostentazione di tanti suoi colleghi.
Anche da componente della Corte Costituzionale usava per i suoi spostamenti la famosa Panda grigia, rifiutando auto blu e scorte assortite, senza considerare che non ha mai rivendicato strumentalmente lo status di “vittima di mafia” nonostante la barbara uccisione del fratello Piersanti.
La lunga premessa non è una “excusatio non petita” ma tende a chiarire che l’obiettivo di questa riflessione non è la persona, ma l’Istituzione.
Prendere l’aereo di linea per venire a Palermo ha dato un segnale atteso di normalità ai cittadini. Prendere il treno per andare a Firenze ci può stare, ma prendere il tram per andare a Scandicci diventa un po’ esagerato: il Presidente della Repubblica, oltre che essere il primo cittadino, è anche il rappresentante dello Stato e, specialmente di questi tempi, può essere un bersaglio simbolo per il terrorismo di ogni tipo.
E’ ovvio dunque che, prima di fargli prendere il tram, i suoi addetti alla sicurezza abbiano preso le precauzioni necessarie, verificando chi era già a bordo e saltando le ultime fermate, per evitare che potessero salire, evitando i controlli, soggetti malintenzionati.
Quello che voleva essere un gesto rispettoso per i cittadini si è quindi trasformato in un disagio per un numero, sia pure limitato, di utenti. Qualcuno ha anche capziosamente conteggiato il costo di questa operazione in circa 700 euro, pari al noleggio per quattro ore di una limousine con autista.
Ma, ovviamente, il problema non è economico e attiene al senso della misura che, certamente, al Presidente Mattarella non manca: l’uso dei mezzi pubblici non può bypassare le necessarie misure di sicurezza e la “captatio benevolentiae” deve avere dei limiti. Altrimenti per i prossimi spostamenti sarà costretto ad usare il monopattino.
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