Siciliano, cantautore. Sognatore. Peppe Giuffrida è da tempo una delle voci più singolari della scena cantautorale italiana.
Attivo da molto tempo come autore ma approdato alla pubblicazione del suo debutto discografico solo l’anno scorso grazie alla label indipendente Draka Production, che è anche casa di produzione cinematografica e ha inserito la sua “Nomi e Cognomi” nell’omonimo film con Enrico Lo Verso protagonista nei panni di un giornalista di frontiera nel sud Italia, ucciso dalla criminalità organizzata per le sue denunce a mezzo stampa, Giuffrida è uno dei pochi esemplari rimasti che fa dell’impegno sociale e civile il tema ricorrente delle sue canzoni. Vere e proprie protest songs. Musicalmente si muove in territori che spaziano dalla ballata acustica ad arrangiamenti più complessi e strutturati, come nel caso di questa “Ho Fatto Un Sogno”. Canzone dai colori accesi e dai suoni caraibici che mette al centro del suo messaggio la violenza dello Stato nei confronti dei diversi, dei non allineati. Con espliciti riferimenti alle tragiche vicende di Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi, e in generale a tutte quelle vittime della violenza. Canzone che è accompagnata da un video che è un vero e proprio cortometraggio realizzato dalla casa di produzione siciliana MCA e prodotto dalla stessa Draka di Corrado Azzollini. Il brano è contenuto nell’EP di Peppe Giuffrida, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Peppe Giuffrida da Luglio porterà le sue canzoni in giro per l’Italia attraverso il progetto “LO STRANIERO” che prende vita a Febbraio 2016, dall’incontro di: Marco Asero (il “nero”), pianista/organista/fisarmonicista con alle spalle diverse collaborazioni (Madonia, Kaballà, Biondi) e un background elettronico e sperimentale; Herry Found (il “bianco”), batterista/percussionista già presente in diverse formazioni Pop-Rock siciliane (Karbonica); Gianlorenzo Di Mauro (il “giallo”), bassista di estrazione Funky-Soul e non solo, con il groove dance nel dna; Peppe Giuffrida (il “rosso”), cantautore e compositore, con collaborazioni che vanno dal teatro al cinema, dalla lotta politica alla denuncia sociale.
Il “viaggio” onirico dello spettacolo live “ho fatto un sogno”, ha l’unico obiettivo di portare lo spettatore verso un’esperienza fatta di introspezione personale, smuovendo la coscienza attraverso uno sguardo attento e critico del mondo che lo circonda, sorretto da ritmi eterogenei che partono dal Folk tradizionale ed arrivano fino alla Disco, passando per il Blues, il Rock, il Reggae.
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