Pensioni, panico contributi silenti: li hai versati ma non prendi i soldi I L’assegno più leggero: ecco cosa fare subito

Contributi - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
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I contributi silenti sono ciò che preoccupa di più i pensionati. Versati ma non si riscuotono i soldi, l’assegno è troppo leggero, ma c’è un modo per recuperarli. 

Le pensioni sono il tema caldo del momento. In realtà lo sono sempre, anche troppo spesso e forse proprio tutta l’attenzione che si riserva loro fa preoccupare i contribuenti che spesso non sanno come comportarsi nel momento in cui arriva l’età del pensionamento.

Ognuno dei lavorati che aspira alla pensione sa bene cosa sono i contributi. Potremmo volgarmente definirli come quella parte di stipendio che non arriva nelle casse del lavoratore, ma vengono incassate dallo Stato, anche se in realtà non è esattamente così.

I contributi vanno a formare quella che poi sarà la pensione futura, nel momento in cui si smette di lavorare. Questo ovviamente susciterà non poche critiche da parte dei pensionati che potranno dire che, in effetti hanno versato contributi per una vita per avere una pensione minima. Ovviamente non è questa la sede in cui se ne parlerà.

Infatti lo scopo per il momento, è quello di fare chiarezza su quelli che sono i contributi silenti. Qualcosa che forse in pochi conoscono, ma che invece sono molto più importanti di quello che si pensa.

Cosa sono i contributi silenti

Si definiscono contributi silenti quelli che non vengono utilizzati per il calcolo dell’assegno pensionistico. Non sono pochi i casi in cui questo avviene. Si potrebbe ad esempio pensare alle donne che, facendo cumulo con il coniuge, non ricevono l’assegno pensionistico, ovvero quelle che hanno lavorato per pochi anni senza raggiungere il minimo contributivo.

In tutti questi casi per riuscire a godere di quei contributi occorre versare un certo importo, che potrebbe essere troppo elevato e spingere il contribuente a lasciare i contributi come silenti, appunto.

Contributi silenti - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
Contributi silenti – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

Come riscattarli

Il sistema contributivo italiano impone il versamento di 20 anni di contributi uniti a un’età di almeno 67 anni, fatta eccezione per i casi in cui si decide di andare in pensione anticipatamente. In ogni caso se si suppone di avere un certo quantitativo di contributi, ma che non sono sufficienti alla richiesta pensionistica si può anche decidere di recuperare tali importi.

Per poter comprendere se questo sia o meno possibile, occorre procedere sempre con quello che viene chiamato estratto conto contributivo. Nel caso in cui si vogliano recuperare i contributi sarà possibile procedere con versamenti volontari, che permetteranno di godere della pensione di vecchiaia, che viene comunque concessa in Italia, all’età di 71 anni.