Pensioni, nel 2024 perdi 50.000€: la mazzata devastante manda in banacarotta milioni di italiani

Ingente ritocco delle pensioni per questo 2024. 50 mila euro di perdite per alcuni italiani che potrebbero realmente finire in bancarotta. 

Per questo 2024 ci si aspettavamo delle novità per quello che riguarda le pensioni e sembrano proprio essere arrivate. Purtroppo però, hanno portato con loro uno strascico di polemiche che non saranno certo semplici da placare. Si attendevano ingenti aumenti che però non sono arrivati e anzi sembra che saranno in molti a perdere parte del loro assegno.

Tutto questo è dovuto al nuovo calcolo della quota 103, la misura doveva essere adottata solo nel 2023, ma la nuova legge di Bilancio ci dice che invece, è stata confermata anche per il 2024 che sta arrivando. Peccato che il calcolo sarà diverso e questo porterà a una perdita di denaro.

La quota 103 altro non è se non la pensione anticipata flessibile, la quale può essere conseguita ad almeno 62 anni con 41 di contributi che devono essere maturati entro il 31 dicembre dell’anno.

Per coloro che invece, decidono di continuare a lavorare anche dopo i 62 anni è previsto quale incentivo il versamento in busta paga dei contributi che non andranno ad essere versati all’INPS e rimarranno a carico del lavoratore per gli anni di lavoro successivi ai 62 anni di età.

Il nuovo calcolo

La perdita secca che subiranno coloro che decidono di sfruttare la Quota 103 è dovuta al nuovo calcolo che vedrà l’applicazione del solo sistema contributivo. Si calcola che la perdita prevista oscillerà tra il 10 e il 17% in meno fino al compimento del 67esimo anno di età, quando l’assegno verrà corrisposto per intero.

Fino al compimento dei 67 anni l’assegno che verrà corrisposto non potrà superare un importo pari a 1750 euro netti. Ovviamente si tratta di una misura che tende a disincentivare la richiesta di pensione anticipata e innalzare l’età pensionabile.

Nella pratica

Quindi per questo 2024 il calcolo della Quota 103, avverrà con il metodo contributivo e con tetto massimo mensile che si assesta su un tetto massimo pari a 4 volte il minimo. Un tetto che viene imposto fino a 67 anni, momento in cui, si potrà godere dell’intero assegno.

Una perdita non indifferente se si considera che chi aveva uno stipendio pari a 25 mila euro si vedrà decurtare il 10,2%, percentuale che aumenta per tutti coloro che invece avevano uno stipendio di 50 mila euro annui. Per quest’ultimi la perdita mensile sfiorerà i 500 euro.