“La sentenza ristabilisce equita’
nel sistema pensionistico siciliano, che a seguito di questa
vicenda era stato additato, nonostante il caso unico, come emblema
di sprechi e malcostume, con grave danno all’immagine complessiva
della Regione e di tutto il suo personale”.
Lo dice l’assessore regionale per le Autonomie locali e la
Funzione pubblica, Caterina Chinnici, in merito alla sentenza
della sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei conti che
ha accolto il ricorso presentato dalla Regione siciliana contro la
sentenza di primo grado, che aveva accolto, invece, la richiesta
dell’avvocato Felice Crosta di riliquidare la pensione,
raddoppiandola.
Dopo la presentazione del ricorso in appello, l’assessore
Chinnici, prendendo atto delle possibili disfunzioni del sistema
pensionistico regionale, aveva anche predisposto e fatto approvare
una norma con la quale e’ stato fissato un limite di 250.000 euro
come base di calcolo per le pensioni.
fdp/sl
141555 Ott 11 NNNN
(Regione Sicilia)
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