Pensioni, arrivata l’ufficialità: da oggi lavoreremo fino a quando la schiena non cede | Ecco la nuova assurda legge

Lavoreremo fino a quando la schiena non cede
Lavoreremo fino a quando la schiena non cede: brutta notizia per i pensionati (sicilianews24.it / pexels)

Brutta notizia per chi attende la pensione: si dovrà aspettare ancora

Chiunque desideri andare in pensione, sa quanto questo sogno possa essere ardente. Dopo tanti anni dedicati al lavoro, infatti, si vuole avere del tempo da dedicare a sé stessi al cento per cento, così come a chi si ama e alle proprie passioni.

C’è chi in pensione si riscopre un nonno o una nonna preziosa, oppure realizza quel sogno che per decenni è rimasto nel cassetto e finalmente prende tutto il tempo del mondo per fare ciò che, negli anni lavorativi, non ha mai avuto tempo di fare.

Oggi, però, abbiamo una brutta notizia per chi attende la pensione e spera veramente che sia vicina, a portata di mano. Il traguardo tanto agognato è sempre più lontano, ormai si lavorerà fino a quando ci si spaccherà la schiena in due.

Addio pensione, ci andrai davvero da vecchio

Chiunque voglia andare in pensione è estremamente aggiornato su tutte le regole che normano l’uscita dal lavoro, per quanto riguarda l’anno prossimo. Per scendere nei dettagli si dovrà attendere la legge di Bilancio 2025: il governo, infatti, dovrà dire che ne sarà di Quota 103 e, soprattutto, se sarà possibile applicare Quota 41 per tutti. Su questo secondo punto, le pressioni si sentono eccome: se passasse, infatti, permetterebbe ai migliaia di lavoratori che nel 2025 non hanno ancora i requisiti della legge Fornero di andare in pensione una volta per tutti.

Al di là di questo, però, sembra che nel 2025 non ci saranno significative novità. Per la pensione di vecchiaia si dovranno avere 20 anni di contributi versati e almeno 67 anni di età. Nel caso di lavoratori gravosi, invece, il limite di età scende a 66 anni e 7 mesi ma gli anni di contributi versati devono essere 30.

Lavoreremo fino a quando la schiena non cede
Lavoreremo fino a quando la schiena non cede: brutta notizia per i pensionati (sicilianews24.it / pexels)

Si teme per l’Opzione donna

Uno dei punti sui quali il governo si sta facendo molte domande è l’Opzione donna, misura già ritoccata nel 2024 così che vi possano accedere solo le lavoratrici con almeno 61 anni invalide, caregiver o licenziate da grandi aziende.

Anche sulla Quota 103 ci sono parecchi dubbi: se oggi consente di andare in pensione a 62 anni di età con 41 anni di contributi versati, si pensa che l’anno prossimo potrebbe essere sostituita da Quota 41 per tutti, che quindi toglie il limite di età.