Pensioni, arriva la conferma definitiva: a giugno non arriveranno come detto | L’importo sarà misero per tutti

Le pensioni a giugno non arriveranno come ci si aspettava
Le pensioni a giugno non arriveranno come ci si aspettava: l’importo è misero (sicilianews24.t / depositphotos)

Pensione scarsissima a giugno, che colpo basso: ecco cosa succederà.

Sono tantissimi i cittadini e le cittadine italiane che ogni mese percepiscono un assegno pensionistico. Dopo tanti anni di lavoro, giungere a questo importante traguardo di vita dà soddisfazione e orgoglio, nonché consente finalmente di tornare ad essere padroni del proprio tempo e di dedicarlo a ciò e a chi amiamo di più, come passioni e famiglia.

In un contesto del genere, però, poiché durante la pensione non si lavora è indispensabile che si percepisca un assegno che consenta di vivere serenamente e di soddisfare tutte le proprie necessità. Il problema, in effetti, sta proprio qui: in Italia, molte persone in pensione percepiscono una quantità di soldi che non è sufficiente per l’attuale costo della vita, considerando anche i bisogni tipici della vecchiaia.

Oggi abbiamo anche un’altra brutta notizia: per quanto riguarda il mese di giugno, l’importo che arriverà nelle tasche dei pensionati e delle pensionate italiane sarà decisamente inferiore a quello che ci si aspettava. Ecco a quanto ammonterà e qual è il motivo.

Giugno, basse pensioni per tutti: ecco perché

Molti pensionati e pensionate per il mese di giugno speravano che sull’importo dell’assegno si vedessero finalmente gli effetti della famosa rivalutazione. Di fatto, però, non cambierà proprio niente: tutti i cedolini che arriveranno sono il frutto della prima rivalutazione operata a dicembre e già applicata da mesi e, per il prossimo futuro, non ne sono previste altre. Per tutto il 2024, quindi, le pensioni non subiranno alcun altro aumento per adeguamento al costo della vita.

A differenza degli scorsi anni, inoltre, non è previsto neanche un conguaglio anticipato, dal momento che il tasso di rivalutazione del 5.4% usato a inizio anno per aumentare l’importo pensionistico si è poi rivelato essere il definitivo, quindi non dev’essere aggiornato.

Le pensioni a giugno non arriveranno come ci si aspettava
Le pensioni a giugno non arriveranno come ci si aspettava: l’importo è misero (sicilianews24.t / depositphotos)

Cosa succederà nel 2025

Non c’è alcuna certezza, ad oggi, su quale sarà il meccanismo che verrà usato nel 2025 per la rivalutazione delle pensioni. A partire da gennaio 2025 dovrebbe tornare in vigore quello che prevede la rivalutazione al 100% fino a un importo di 4 volte il trattamento minimo, al 90% per la parte tra le 4 e le 5 volte e del 75% sopra le 5 volte. Se da un lato questo sistema è molto più conveniente, dall’altro per le tasche dello Stato è molto più oneroso.