Pensione di reversibilità, intaschi il 40% in più se hai questa caratteristica: in pochi ce l’hanno

Pensione di reversibilità, hai un 30% che non ti danno, ma che puoi recuperare velocemente, ecco in che modo puoi agire. 

Se l’argomento pensione risulta essere a quanto delicato, ancora di più lo è la reversibilità. Viene definita con tale termine l’importo pensionistico che il coniuge superstite può ottenere nel caso in cui l’altro venga a mancare prematuramente. In alcuni casi, la reversibilità viene versata ai figli della persona defunta, nel caso in cui essi non siano coniugati e risultino essere invalidi.

L’assegno di reversibilità è stato pensato per evitare che venga meno la possibilità economica di cui i coniugi godevano quando entrambi erano in vita può succedere che uno dei due venga a mancare quando per l’altro è ancora presto in termini di età per la ricezione della pensione.in questo modo il coniuge che rimane solo, non avrà problemi di tipo economico

Ma quello che in pochi sanno è che la reversibilità non viene concessa al 100%, in genere la percentuale che viene accreditata al coniuge superstite, che fine fa la restante quota?

Per il 2025 sarà possibile ricevere il 100% di pensione di reversibilità. Ecco in che modo è possibile ottenerla.

Reversibilità: ecco cosa sapere

Ci si chiede quindi cosa occorre sapere sulla reversibilità.in genere al coniuge superstite viene riconosciuta una quota pari al 60% della pensione che veniva percepita dal dante causa. Nel caso in cui siano presenti altri redditi, questo importo potrebbe essere addirittura tagliato. Nel caso in cui la reversibilità abbia un importo al di sopra delle tre volte, il trattamento minimo vi è decurtazione del 25%, che sale al 40% se la si supera di quattro volte.

Ma ci sono dei casi in cui è possibile godere del 100% della reversibilità. Si tratta però di evenienze ben specificate dalla legge stessa e che non sempre si verificano. Ecco allora cosa occorre sapere a riguardo

Ecco quando ti spetta il 100% della reversibilità

Il 100% della reversibilità spetta al coniuge nel caso in cui vi siano anche almeno due figli a carico. Nel caso in cui il figlio sia solo uno, spetta solo l’80% della reversibilità. La possibilità di ottenere somme maggiori è data dalla presenza di figli minorenni, inabili al lavoro, maggiorenni ma a carico del defunto e comunità compresa tra i 21 e i 26 anni.

Se a rimanere sono solo i figli, spetta loro il 100% nel caso in cui essi siano in numero pari a tre o superiore. Infine spetta al 100% di reversibilità nel caso in cui essa vada a fratelli e sorelle del defunto, in assenza di coniuge figli o genitori. In questo specifico caso essi devono essere celibi o nubili, inabili al lavoro, non titolari dimensione diretta e a carica del dante causa.