In tema di divorzio, secondo la Corte di Cassazione, il diritto alla quota della pensione di reversibilità previsto dall’art. 9 l. n. 898 del 1970 spetta all’ex coniuge titolare dell’assegno divorzile e non può essere escluso per il solo fatto che tale assegno non sia stato corrisposto per un periodo più o meno lungo senza alcuna reazione, giudiziale o stragiudiziale, dell’avente diritto, poiché tale inerzia non comporta “ipso facto” la rinuncia al menzionato assegno, in assenza della necessaria verifica giudiziale in ordine all’effettività della stessa e alle correlate modificazioni dei presupposti per la sua percezione (Ordinanza n. 27875 del 12.10.2021 della Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione).
Quello che sta succedendo ha dell'incredibile: addio al caffè economico. Tanti i cittadini pronti alla…
Prova questo test, è difficilissimo: hai pochi secondi Soprattutto d'estate, quando si è in vacanza…
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è stato sottoposto stamattina, presso l’ospedale Civico di…
Così non spenderai più un euro per la piscina: rientri del costo con il 730…
Continua la corsa di Jasmine Paolini che, sui prati londinesi, entra nella storia del tennis…
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa…