Pensionati nel panico: 164€ in meno sul prossimo cedolino | Ma il ritardo nel bonifico è la vera mazzata

Pensionati – Fonte depositphotos – Sicilianews24

I pensionati hanno ricevuto la notizia più brutta: il taglio sarà immediato e coinvolgerà tutti. Ma non è la cosa peggiore. 

Il sistema pensionistico in Italia riveste un ruolo fondamentale al fine di garantire una fonte di reddito per anziani, lavoratori che hanno terminato la loro carriera lavorativa o coloro che, causa invalidità non possono più svolgere le loro mansioni. Sono gestite principalmente dall’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza sociale e si suddividono in previdenziali (basate sui contributi versati) oppure assistenziali (per coloro che hanno necessità di un supporto economico indipendentemente dai contributi versati.

Nel Belpaese oltre la metà degli assegni pensionistici, circa il 54%, è inferiore a 750 euro al mese, una situazione che riguarda 9,5 milioni di persone, dei quali circa il 44% usufruiscono anche di altre pensioni legate ai redditi bassi.

Al 1 gennaio 2024, le pensioni in Italia sono state 17.775.766, di cui il 76,6% di tipo previdenziale e il 23,3% di tipo assistenziale. L’importo medio mensile delle prime è di 1.468, 59 euro, con significative differenze tra nord e sud e tra uomini e donne.

Lo stesso discorso vale per le pensioni di invalidità, con un importo medio mensile al nord di 1.134, 33 euro e di 895, 63 euro al sud.

Pensione anticipata: a chi spetta

Alla pensione anticipata hanno diritto i lavoratori, in possesso di una determinata anzianità contributiva, indipendentemente dall’età anagrafica, dopo aver cessato ogni attività lavorativa subordinata. La pensione anticipata ha sostituito quella “di anzianità”, dal 1 gennaio 2012.

La pensione anticipata, nel sistema misto e contributivo, spetta fino al 31 dicembre 2026 alle donne con 41 anni e 10 mesi di contributi versati. Per quanto riguarda gli uomini invece, il minimo è di 42 anni e 10 mesi. La pensione di questo tipo spetta dopo tre mesi dal raggiungimento dei requisiti richiesti.

Logo INPS- Fonte depositphotos – Sicilianews24

Tagli e ritardi sulla quattordicesima 2024: cosa succederà

Dal 1 luglio 2024 molti pensionati riceveranno la quattordicesima mensilità. Tale prestazione aggiuntiva è destinata a coloro che hanno un reddito inferiore a due volte il trattamento minimo. L’importo varia a seconda se si è stati lavoratori subordinati, autonomi, al reddito e ai contributi versati.

Per i pensionati che raggiungono i requisiti nel 2024, la quattordicesima sarà ridotta proporzionalmente. Sarà quindi necessario ricevere una pensione che dia diritto alla quattordicesima e avere almeno 64 anni. L’importo della quattordicesima è fissato annualmente, non è rivalutabile ed è esente da tasse. Per ottenere l’importo i requisiti devono essere soddisfatti per tutto il 2024, altrimenti la cifra sarà ridotta in base ai mesi in cui i requisiti sono stati soddisfatti.

La quattordicesima, che di solito viene erogata nel mese di luglio, per molti verrà invece inserita nel cedolino di dicembre.