Secondo i Giudici della Corte di Cassazione è compresa “nel concetto di detenzione non solo la disponibilità di file pedopornografici archiviati permanentemente in un dispositivo informatico nel possesso materiale del detentore, ma anche la disponibilità di file accessibili senza limiti di tempo e di luogo in un archivio virtuale consultabile, senza restrizioni, mediante credenziali di autenticazione in uso esclusivo o condiviso tra il titolare e altri utilizzatori, in modo da poterne ampiamente disporre e da compiere una vasta gamma di operazioni (visualizzazione, consultazione, aggiornamento, trasferimento o archiviazione)” (Cass. Sent. n. 4212/2023).
Volevi una busta paga con meno tasse da versare? E l'avrai, a patto che il…
Se ci tieni alla tua salute non dovresti mai mangiare questi alimenti, ecco cosa rischi…
Tra giugno e settembre, più della metà degli italiani (51%) farà vacanze, sia brevi che…
Continuano i controlli della Polizia Municipale all'Addaura, sul lungomare Cristoforo Colombo. Ieri sera, gli agenti…
LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Sfuma il sogno di Jasmine Paolini nella finale femminile di Wimbledon,…
Le stelle del cinema sono pronte a illuminare Taormina dal 19 al 21 luglio per…