Pedopornografia, a Catania 25 indagati tra cui 15 minorenni
CATANIA (ITALPRESS) – La Procura Distrettuale e la Procura per i Minorenni di Catania hanno disposto numerose perquisizioni e sequestri, eseguiti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, nei confronti di persone indagate a vario titolo per divulgazione di pornografia minorile e istigazione ad atti di pedofilia. Al momento sono 25 gli indagati, di cui 15 minorenni, residenti nella provincia di Catania e di età compresa tra i 14 ed i 25 anni.
Le indagini sono state svolte dalla Polizia Postale di Catania sotto la direzione del Centro Nazionale Contrasto Pedo Pornografia on-line (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Gli accertamenti sono scattati in seguito alla denuncia di una donna, madre di una adolescente, all’epoca 16enne, che era venuta a conoscenza che su due gruppi WhatsApp, uno dei quali nominato “Borghetto”, come un luogo di ritrovo tra ragazzi di Catania, circolavano video e immagini della figlia in pose sessualmente esplicite.
La donna ha consegnato il telefonino in uso alla figlia al personale della Polizia Postale che ha acquisito con sofisticate strumentazioni forensi il contenuto dei gruppi WhatsApp, che annoveravano circa 450 iscritti in tutto.
E’ iniziato, così, un meticoloso lavoro investigativo finalizzato a ricostruire le dinamiche e le eventuali condotte penalmente rilevanti dei singoli aderenti ai gruppi, identificando coloro che avevano divulgato o richiesto i video o le immagini di pornografia minorile. Sulla base delle risultanze d’indagine le autorità giudiziarie hanno immediatamente ordinato le perquisizioni, domiciliari ed informatiche, eseguite dalla Polizia.
Decine di minorenni sono stati, inoltre, segnalati alla competente Procura perché dileggiavano e offendevano gravemente la vittima, personalmente conosciuta da parecchi di loro.
Numeroso il materiale informatico sequestrato, costituito in gran parte da smartphone, che sarà sottoposto ad approfondite analisi informatiche al fine di confermare le responsabilità degli indagati.