di redazione
Il Calcio Catania fa sapere che: 4-3-3 anche a Torino Montella esporta il modulo che generalmente viene usato al Massimino anche per questa importantissimo impegno contro la Juventus, Spolli è costretto al forfait all’ultimo istante, al suo posto al centro della difesa gioca Bellusci, insieme a lui Legrottaglie, larghi vanno a destra Motta e a sinistra Marchese, a centrocampo Lodi Almiron e Izco, in avanti il tridente Bergessio Barrientos e Gomez, tra i pali Kosicky. Antonio Conte sulla panchina della Juventus risponde con un 3-5-2 con Buffon in porta, in difesa Bonucci Barzagli e Chiellini, a centrocampo Pirlo Giaccherini e Marchisio interni con Padoin e De Ceglie larghi, in avanti Borriello e Quagliarella.Subito Barrientos Il Catania non si lascia intimorire affatto dal nuovo stadio e dal calore dei tifosi bianconeri, i rossazzurri partono col piede a fondo sull’acceleratore e nel giro di 4 minuti vanno al tiro tre volte, al 2° c’è il break di Izco che parte da lontano e poi calcia di destro, al 3° Almiron lascia partire una sventola ancora dalla distanza che impegna severamente Buffon, al 4° invece Barrientos fa centro: il Pitu dal limite si gira sul sinistro a calcia a giro sul secondo palo, la traiettoria è imprendibile per il portiere della nazionale e il Catania va in vantaggio. La Juventus reagire come un leone ferito e raddoppia le forze, i ragazzi di Montella accettano la sfida e si giocano la partita a viso aperto, ne esce fuori una partita bellissima con continui capovolgimenti di fronte e ritmo elevatissimo. Al 16° Borriello di testa devia un cross dalla sinistra di De Ceglie ma trova Kosicky attento, al 18° Chiellini ancora di testa supera tutti ma non Izco che in spaccata salva tutto. La pressione della Juve sale e al 22° grazie a uno dei suoi campioni arriva il gol del pari: gran punizione di Pirlo da 25 metri e palla nell’angolino basso, 1-1. Rinfrancati dal gol i bianconeri trovano anche il modo di colpire una traversa con Quagliarella, il Catania però risponde anche in questo caso, al 31° Barrientos lancia di esterno sinistro Bergessio, l’argentino triangola con Lodi e calcia forte colpendo l’incrocio dei pali, decisiva una impercettibile deviazione di Buffon che di fatto salva il gol. Prima della fine del primo tempo Montella cambia volto alla sua squadra, risistema i suoi con un 3-5-2 arretrando Barrientos come interno di centrocampo e facendo salire Motta come esterno. Al 42° Borriello in area assiste di testa Quagliarella, sui suoi piedi si getta Kosicsky che salva in angolo.L’uomo in meno decisivo Alla ripresa del gioco Barrientos accusa dei problemi fisici e Montella lo sostituisce con Biagianti; la Juventus comincia fortissimo questa seconda parte della gara e i rossazzurri arretrano pericolosamente, non si registrano grandissime occasioni da rete ma la pressione bianconera nei pressi dell’area di rigore rossazzurra è costante. Non tira una buona area per il Catania e Montella prova a cambiare le carte in tavola inserendo Spolli per Lodi, il gigante argentino si piazza nei tre dietro, Marchese sale a sinistra nei 5 di centrocampo. I piani del tecnico rossazzurro saltano pochi minuti dopo quando Motta rimedia il secondo giallo di giornata e l’arbitro le espelle; il Catania rimane in 10 ma ha subito l’occasione per portarsi in vantaggio, Almiron sfrutta un rimpallo e si presenta di destro davanti a Buffon, l’estremo difensore della nazionale deve superarsi per respingere quasi d’istinto la botta del centrocampista rossazzurro. Il tempo passa e la furia della Juventus è sempre più costante, una serie di cross dai piedi di Pirlo piovono in area fino a quando al 28° Chiellini trova lo stacco giusto e supera Kosicky impegnato nel tentativo di uscita, 2-1. Intanto Conte per dare ancora maggiore peso in avanti aveva fatto entrare sia Vucinic che Pepe, Montella aveva risposto con Seymour, all’esordio con la maglia rossazzurra, per uno stanchissimo Gomez. Di fatto la partita finisce qui, in vantaggio di un gol e di un uomo la Juventus in casa sa come chiudere un incontro, a dare maggiore sicurezza ai bianconeri arriva anche il terzo gol un po fortunoso di Quagliarella che sfrutta un cattivo rilancio di Kosicky, 3-1 al 35°. Il resto dell’incontro è praticamente inutile, i rossazzurri onorano la maglia gettandosi ancora con molta generosità in avanti ma i tentativi non sortiscono risultati. Finisce così ed è un vero peccato perchè il Catania soprattutto nel primo tempo è stato davvero all’altezza della situazione, venendo a Torino a giocarsi la partita contro la prima della classe a viso aperto; i rossazzurri erano andati anche in vantaggio meritatamente ma poi troppe cose sono andate non per il verso giusto e infine l’inferiorità numerica ha fatto il resto. Rimane sicuramente la buona prestazione della squadra che deve dare fiducia per le prossime sfide anche perche non sempre si gioca in casa della prima in classifica.di Orazio Cutrona
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