Peccato mortale

Catania calcio

Izco capitano Montella non ha nessuna intenzione di cambiare il modulo ad una squadra che sta impressionando tutti, quindi 4-3-3 anche a Milano, a viso a perto anche contro l’Inter in casa propria. Izco è il capitano degli 11 in campo e si piazza nei tre di centrocampo insieme a Lodi e Almiron, in d…

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di redazione

Il Calcio Catania fa sapere che: Izco capitano Montella non ha nessuna intenzione di cambiare il modulo ad una squadra che sta impressionando tutti, quindi 4-3-3 anche a Milano, a viso a perto anche contro l’Inter in casa propria. Izco è il capitano degli 11 in campo e si piazza nei tre di centrocampo insieme a Lodi e Almiron, in difesa i quattro sono Motta Spolli Legrottaglie e Marchese, in avanti il tridente delle meraviglie Gomez Barrientos Bergessio, in porta Carrizo. Ranieri sulla panchina opposta replica con un classico 4-4-2 col Julio Cesar in porta, Nagatomo Lucio Samuel e Zanetti in difesa, Palombo e Cambiasso in cabina di regia, Forlan e Faraoni larghi, in avanti Pazzini e Milito.Catania troppo forte per questa Inter Sin dalle prime battute si intuisce che sarà una partita bella e avvincente perchè il Catania non ha nessuna intenzione di difendersi, il credo di Montella è quello di attaccare sempre, di giocarsi sempre qualsiasi partita anche contro gli avversari più blasonati, i suoi ragazzi eseguono alla lettera i suoi ‘desideri’ e ne scaturisce un gioco armonioso, brillante, divertente e vincente. L’Inter da parte sua prova a fare la sua parte con qualche tiro dalla distanza di Forlan, il più attivo degli avversari, ma in entrambe le occasioni al 13° e al 14° Carrizo si disimpegna con naturalezza. Al 19° arriva il gol rossazzurro, Barrientos lancia lungo per Gomez che parte sul filo del fuorigioco, il Papu mette a sedere Nagatomo rientrando sul destro e poi sfodera il tiro a giro sul secondo palo freddando Julio Cesar, 0-1! Vantaggio meritato e legittimato nel corso dei minuti successivi, il Catania è assoluto padrone del campo mentre l’Inter arranca senza riuscire a costruire una vera e propria reazione. Al 36° Almiron inventa un assist al bacio per l’inserimento centrale di Barrientos, il Pitu aggancia in area ma nel movimento perde l’equilibrio e non riesce a calciare efficacemente solo davanti a Julio Cesar. Poco male perche pochi minuti dopo i rossazzurri riescono a raddoppiare ugualmente, Gomez di prima su Marchese, in sospetta posizione di fuorigioco, assist dell’esterno sinistro per Izco che tutto solo a porta spalancata deve solo appoggiare in rete, il tiro sporco di Mariano sancisce il 2-0 al 37°.Episodio decisivo La ripresa si apre con un cambio per l’Inter, Sneijder entra al posto di Faraoni, i nerazzurri si sistemano con un 4-2-3-1, Forlan Sneijder e Milito dietro a Pazzini. Il Catania non ha bisogno di cambi perchè nella ripresa continua a far vedere quanto fatto di buono nella prima parte, al 4°st Gomez ci prova da fuori area, al 10°st Bergessio prova a sorprendere Julio Cesar fuori dai pali con un pallontto dalla distanza, alto di poco; al 13° Motta su calcio di punizione di Lodi colpisce di testa e sfiora il palo. L’Inter non è in campo, i rossazzurri sono padroni assoluti, i ragazzi di Montella hanno il solo demerito di sprecare un po’ troppo, Ranieri invece deve rivoltare la sua squadra per cercare di ottenere una reazione: fuori Cambiasso e Palombo e dentro Poli e Obi; Montella risponde con Ebagua al posto di uno stanchissimo Bergessio. Al 25°st arriva l’episodio che cambia l’esito della gara: Forlan a sinistra prova il tiro sul quale Carrizo non ha un intervento pulito e il pallone schizza in rete, 1-2. Il gol purtroppo galvanizza i nerazzurri e il Catania sbanda, i rossazzurri si abbassano troppo a difesa della propria area di area, Montella inserisce Seymour al posto di Barrientos per dare respiro ad Almiron che sembra stanco. Al 34°st arriva la mazzata, Forlan apre a destra per Milito che tutto solo ha il tempo di sistemarsi il pallone sul destro e calciare forte sotto la traversa, 2-2. Incredibile come una partita dominata possa essere buttata alle ortiche nel giro di pochi minuti. Mancano ancora più di 10 minuti alla fine e l’Inter è tutta protesa alla vittoria, il Catania è ferito ma non demorde, Seymour al 39°st ha sul destro un pallone d’oro ma la sua conclusione è debole e facile per Julio Cesar, al 44°st ci prova Ebagua con un sinistro che impegna l’estremo difensore brasiliano. Nel recupero addirittura potrebbe arrivare la beffa: Pazzini al 45°st tutto solo dentro l’area piccola tira ma Carrizo compie il miracolo e respinge di piede. Finisce con un pari che non può accontentare il Catania, i rossazzurri hanno dominato per 75° minuti in casa dell’Inter; non sono importanti i 2 punti sprecati perchè fortunatamente i rossazzurri non hanno problemi di classifica ma è un po’ quell’amaro in bocca che rimane a non aver vinto una partita del genere in casa di una grande del nostro calcio, quella sensazione e quel pensiero che fatica ad andare via: abbiamo commesso un peccato mortale.di Orazio Cutrona