PALERMO – Un’altra aggressione nel pronto soccorso dell’ospedale Civico a Palermo: la vittima è il responsabile dell’unità di emergenza Vincenzo Pio Trapani, preso a pugni da un paziente che era in attesa di essere visitato. L’aggressore, lunedì sera, ha colpito al volto il medico, rompendogli gli occhiali, e gli ha poi dato pugni alla schiena. E ancora, ad Alcamo, un infermiere la scorsa settimana è stato aggredito nel nosocomio “San Vito e Santo Spirito”.
Siamo così arrivati a 52 aggressioni negli ultimi 5 anni negli ospedali siciliani. “Sono trascorsi pochi giorni dalle nostre denunce a prefetture e questure, dalle due interrogazioni parlamentari presentate, dalle rassicurazioni, dalla solidarietà e le promesse del sottosegretario della Salute Faraone e dall’Assessore regionale Gucciardi a Catania. Dopo il dossier di 48 aggressioni inviato alla Regione, dopo l’ultima l’aggressione al dott. Puleo al pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Catania, nulla è cambiato, nessun intervento“, commenta Coniglio, coordinatore nazionale Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla Confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei.
“Inutili sono risultati i tentativi di confronto, dialogo, coordinamento e le richieste di azione dichiara Salvatore Ballacchino, segretario regionale Fsi-Usae – Non ci fermiamo. Attendiamo e solleciteremo affinchè i due Ministri della Salute e dell’Interno, Lorenzin e Minniti rispondano urgentemente alle interrogazioni parlamentari presentate al Senato dai senatori Scavone e Compagnoni sulle gravi carenze strutturali della Sicilia e della carenza di personale”.
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