“Il Patto regionale orizzontale in
Sicilia e’ gia’ una realta’, in quanto la legge nazionale di
stabilita’ del 2011 consente alle Regioni di modificare, per gli
enti locali del proprio territorio, gli obiettivi del Patto
stesso, fermo restando il raggiungimento delle finalita’
complessivamente determinate per tutti i Comuni”. Lo ha detto
l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, in merito alla
presa di posizione dell’Associazione siciliana dei costruttori
edili (Ance).
La Regione, sulla base di criteri preventivamente stabiliti in
accordo con i rappresentanti regionali di Anci e Urps, puo’
aumentare o diminuire l’obiettivo degli enti locali in relazione
alla diversita’ delle loro esigenze finanziarie, ferma restando la
somma algebrica di tutte le variazioni, che deve essere pari a
zero.
Il decreto del Ragioniere Generale dello Stato, del 6 ottobre
2011, stabilisce criteri e modalita’ per l’attuazione dei commi
sopracitati. Al comma 4 dell’art. 1, il decreto detta il termine
ultimo del 15 ottobre 2011 per la comunicazione degli enti locali,
alla Regione, all’Anci e all’Urps, dell’entita’ degli spazi
finanziari che possono cedere o di cui necessitano.
La Regione, per l’esercizio corrente non ha previsto l’attuazione
del Patto orizzontale, ma ha inserito un articolo di legge nel Ddl
Finanziaria 2012 per l’attuazione dal prossimo esercizio
finanziario.
“Ho dato indicazione – ha detto l’assessore all’Economia, Gaetano
Armao – ai dirigenti generali di non consentire il disimpegno
automatico delle somme non spese consentendo di utilizzarle
comunque a sostegno e vantaggio dell’economia siciliana. Le
preoccupazioni dell’Ance, espresse anche sulla stampa, sono invero
piu’ che legittime, ma devono ritenersi del tutto superate.
Infatti, su queste basi proseguiranno gli impegni di spesa
dell’amministrazione regionale. Resta tuttavia il nodo della
mancata emanazione da parte del ministero dell’Economia del
decreto sulla esclusione delle competenze regionali nel
cofinanziamento degli incentivi comunitari. Questa inerzia si’
danneggia la Sicilia e tutte le regioni del Mezzogiorno”
fi
181828 Ott 11 NNNN
(Regione Sicilia)
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