Paternò, Borsellino e Sanità a Palazzo Alessi
Paternò (Ct) – Un’aula consiliare stracolma ha accolto l’arrivo, ieri pomeriggio a Paternò, dell’Assessore Regionale alla Salute, Lucia Borsellino e della Commissione Sanità dell’Ars, che sarà chiamata a votare il piano di riordino sanitario. Ad attenderli e a prendere parte al dibattito, a Palazzo Alessi, c’erano, fra gli altri, i Consiglieri Comunali di Paternò, con il Presidente dell’Assise Civica, Laura Bottino, il Sindaco Mauro Mangano, il Senatore Salvo Torrisi, le associazioni di volontariato ed il Comitato pro-ospedale, oltre a numerosi cittadini. Tutti uniti, questi ultimi, nel ribadire la volontà di opporsi a qualsiasi tentativo di ridimensionamento dell’Ospedale SS. Salvatore di Paternò. Al termine del dibattito, l’Assessore Borsellino ha dichiarato che le proposte avanzate dalla città di Paternò sono legittime ed ha accolto l’esigenza del mantenimento del reparto di chirurgia del nosocomio paternese ed il potenziamento del centro trasfusionale. «L’ospedale di Paternò non si chiude – ha affermato il Presidente della Commissione Sanità, Giuseppe Di Giacomo, nel corso del dibattito – i torti subiti dalla città devono essere sanati da una politica attenta ed imparziale».
«Il piano sanitario regionale del 2009 considerava il nosocomio paternese come il presidio ospedaliero capofila del distretto sanitario Catania 2 – ha evidenziato il Presidente del Consiglio Comunale di Paternò, Laura Bottino, durante l’incontro – mentre oggi si parla di sovvertire la situazione in modo repentino ed incomprensibile, innescando una lenta ed inesorabile perdita di centralità del SS. Salvatore, che storicamente, e numeri alla mano, rappresenta un punto di riferimento per un territorio assai vasto, che raggiunge, considerando i comuni limitrofi che si servono della struttura, i 100 mila abitanti. Nel frattempo – ha aggiunto Bottino – abbiamo assistito al blocco dei lavori di adeguamento antisismico dell’edificio, appaltati e mai iniziati. Ma nonostante ciò, l’ospedale ha continuato a registrare risultati importanti, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo». «Come ho più volte ribadito – afferma il Sindaco di Paternò, Mauro Mangano – il piano sanitario che è stato avanzato va rivisto su due punti fondamentali, ovvero l’assoluto sbilanciamento dei posti letto fra gli ospedali della provincia e quelli della città di Catania, e la privazione di reparti fondamentali come la chirurgia, nei presidi del comprensorio etneo. Se l’idea è quella di creare un sistema di ospedali riuniti, ognuno di essi deve possedere i servizi di base, perché un presidio ha senso se in esso sono presenti unità vitali come la chirurgia, la medicina, il servizio trasfusionale. Ci sembra che l’incontro di oggi sia il coronamento degli sforzi congiunti di cittadini, associazioni e mondo politico, che hanno lottato fianco a fianco verso un comune obiettivo».