Patentifacili.it, omertà degli indagati nell’inchiesta
C’è grande omertà attorno all’inchiesta Pensionifacili.it che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di 6 persone, una di Cinisi e le altre di Partinico, compreso il Consigliere Comunale di maggioranza Antonino Virga. Quasi tutti i beneficiari degli illeciti hanno negato di conoscere Simone Saputo…
di redazione
C’è grande omertà attorno all’inchiesta Pensionifacili.it che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di 6 persone, una di Cinisi e le altre di Partinico, compreso il Consigliere Comunale di maggioranza Antonino Virga. Quasi tutti i beneficiari degli illeciti hanno negato di conoscere Simone Saputo e gli altri complici, ad eccezione di Assunta Parisi, 56 anni di San Giuseppe Jato e di Irene Mangiapane di Palermo, le quali hanno confermato qualcosa. L’indagine, comunque, si muove adesso su due binari paralleli: da un lato gli investigatori stanno esaminando il computer di Simone Saputi e tutti i documenti sequestrati durante la retata, anche per capire quanti altri casi di finti pensionati possano esserci; dall’altro, sono scattati gli accertamenti patrimoniali anche sugli indagati. L’obiettivo è arrivare al sequestro per l’equivalente della somma sottratta all’erario, ovvero un milione e 800 mila euro. Il gip ha già disposto il sequestro preventivo di uno dei locali dell’attività del patronato, Informafamiglia di Partinico e di due appartamenti di Cinisi, riconducibili a Saputo. Saputo e gli altri 5 arrestati, Antonino Virga di 37 anni, responsabile del patronato, Venera Ligotino, 59 anni impiegata, Giovanni Antonino Noto, 56 anni sindacalista e suocero di Virga, Giovanni Praia, pensionato di 65 anni e Gioacchino Appresti, 56 anni, collaboratore di patronato, sono in stato di isolamento, e per impedire che possano concordare versioni difensive che ostacolino il prosieguo delle indagini, è stato loro differito il diritto di conferire con i difensori, di 5 giorni.