Franco Miceli aveva già incontrato qualche giorno fa un gruppo di persone con disabilità per parlare delle difficoltà che incontra nel girare per le strade di Palermo chi si muove con la carrozzina. Oggi pomeriggio c’è stato un secondo incontro, questa volta per mostrare in pratica al candidato sindaco del centrosinistra cosa significa essere costretti a continui slalom per colpa delle barriere architettoniche.
Ed è bastato poco per verificare come diversi marciapiedi siano sprovvisti di scivoli, per non parlare dei negozi, quasi tutti preclusi per chi si muove con la carrozzina.
“È prima di tutto – ha osservato Miceli – un problema culturale: c’è bisogno di sensibilizzare la città perché non si può accettare che ci siano persone di serie A e altri di serie B. Ma c’è anche il problema della burocrazia di carta, per cui nessuno controlla se effettivamente gli scivoli previsti dai progetti vengono fatti e se sono adeguati”. “Palermo – ha affermato ancora Miceli – è così al 95%, e occorre una programmazione per l’adeguamento della città, coinvolgendo le associazioni perché aiutino a individuare le priorità. Le risorse ci sono, occorre uno studio per ognuna delle otto circoscrizioni, da fare insieme ai cittadini con disabilità, partendo dai loro effettivi bisogni, e allo stesso tempo intervenire anche nel centro storico per consentire a tutti quanti, palermitani ma anche turisti, di accedere ai i servizi, dai negozi ai teatri, ai cinema”.
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