La Sicilia che deve puntare sul turismo e sui beni culturali per ritrovare l’antico splendore, si prepara ad accogliere almeno centomila turisti nel lungo fine settimana di Pasqua, con il suo volto peggiore.
Intanto gran parte dei musei rimarranno chiusi: il quotidiano Repubblica ha fatto un monitoraggio da cui risulta che ben 105 siti saranno inaccessibili a fronte di appena 23 aperti. In compenso il panorama della verde campagna e del mare azzurro sarà ulteriormente impreziosito dai colori dei cumuli dei rifiuti che costeggiano le strade, accompagnando con nuovi profumi il cammino dei visitatori.
Per oggi l’assessore regionale al Territorio Ambiente Vania Contrafatto ha convocato una riunione per affrontare l’atavica emergenza, mentre da più parti si chiede l’intervento dei prefetti.
L’emergenza è arrivata fino a Palermo città, dove continuano le assemblee dei sindacati Rap a scapito della raccolta. Il sindaco Leoluca Orlando prova a reagire: «Non metteranno in ginocchio la città».
Ma intanto Palermo perde la partita con Cagliari e Olbia che la compagnia spagnola Pullmantur ha preferito per i suoi 80 mila croceristi dirottati per il 2015 dalla Tunisia: un’altra occasione sfumata.
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