Partinico, tre persone in carcere per scontare pene definitive

Si è costituito al carcere Pagliarelli di Palermo, il partinicese Antonino Bonomo, figlio del capocosca Giovanni. L’uomo, prima ancora che la Polizia del Commissariato di Partinico lo prelevasse a casa per eseguire l’ordine di carcerazione disposto dal Tribunale di Palermo, ha preferito recarsi auto…

Si è costituito al carcere Pagliarelli di Palermo, il partinicese Antonino Bonomo, figlio del capocosca Giovanni. L’uomo, prima ancora che la Polizia del Commissariato di Partinico lo prelevasse a casa per eseguire l’ordine di carcerazione disposto dal Tribunale di Palermo, ha preferito recarsi autonomamente nella casa circondariale. Antonio Bonomo deve scontare una condanna definitiva di 6 anni e mezzo, per truffa e bancarotta fraudolenta. Il figlio del boss aveva intascato rimborsi comunitari nell’ordine di migliaia di euro ai danni dell’Unione Europea. Questa mattina, in carcere è tornato pure Carlo La Barbera, 27 anni di Partinico. Il giovane rimase coinvolto nell’operazione condotta dal commissariato di polizia di Stato di Alcamo denominata Black Jackal, ovvero, sciacallo nero, che portò all’arresto di 13 persone per furto aggravato, estorsione, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti. Carlo La Barbera deve scontare una pena definitiva in carcere della durata di 3 anni. Un altro ordine di custodia cautelare che i poliziotti del Commissariato di Partinico hanno eseguito questa mattina riguarda Roberto Fortunato Vitale, ragioniere di Partinico che rimase coinvolto nell’operazione antimafia Occidente che nel 2007 sgominò la famiglia mafiosa di Carini e Torretta, quando il padrino più autorevole dell’intero mandamento, era Salvatore Lo Piccolo, all’epoca imprendibile . Roberto Fortunato Vitale era accusato di avere riciclato i soldi dei boss, essendo impiegato come ragioniere in una ditta che operava in odor di mafia. Adesso, deve scontare in carcere una pena definitiva di due anni.
(Teleoccidente)