Categories: Cronaca

Partinico. Sforamento patto di stabilità, il comune ricorre al Tar per salvare i precari

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di redazione

Sulla scia di una sentenza favorevole della Corte Costituzionale,  l’amministrazione comunale di Partinico predispone il ricorso per far decadere le sanzioni relative allo sforamento del Patto di  Stabilità.
La Giunta Lo Biundo nei giorni scorsi ha deliberato l’affidamento dell’incarico all’avvocato Stefano Polizzotto che ha preaparato il ricorso al Tar per chiedere la sospensiva delle sanzioni sul Patto di stabilità che impediscono, da una parte il rinnovo dei contratti per alcune categorie di lavoratori del Comune, e dall’altra tagliano trasferimenti statali all’ente locale per 590 mila euro.
Secondo  una recente sentenza della Corte Costituzionale del 9 agosto che si è pronunciata favorevolmente  su un ricorso del Governo Lombardo, per le regioni a statuto speciale non si possono applicare le disposizioni sul Patto di Stabilità, senza l’avallo della Conferenza Stato Regioni  che non si è ancora pronunciata per Sicilia e Sardegna.
Per  questo, su indirizzo dell’Anci Sicilia,  il Comune di Partinico  assieme ad Alcamo e ad altri comuni dell’isola, attraverso l’affidamento di un incarico legale collettivo all’avvocato Polizzotto ha deciso di ricorrere al Tar  per chiedere la sospensiva, far decadere le sanzioni e rinnovare così i contratti per i lavoratori precari del comune.
Solo nel Comune di Partinico i lavoratori precari sono 251. Per 64 ex Puc i contratti scadranno entro il prossimo mese di novembre, entro il 2013 scadrà la garanzia contrattuale per altri 18 ex co co co, infine nel 2015 termineranno i contratti per i restanti 169 articolisti stabilizzati nel 2005.
‘Come annunciato nei giorni scorsi stiamo portando avanti il percorso legale per ottenere la sospensione delle sanzioni sul Patto di Stabilità che ci impediscono di procedere al rinnovo de contratti anche in presenza di copertura finanziaria- sottolinea il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo. Una volta ottenuta la sospensiva, interverremo sul merito dell’illegittimità di questo decreto ministeriale. Stiamo tentando ogni strada per preservare l’occupazione di questi lavoratori che sono indispensabili per il corretto funzionamento della macchina amministrativa’.

Redazione

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