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di redazione
Per dedicarmi completamente al progetto ‘civico’ della mia città, dopo una lunga riflessione, ho deciso di ritirare la mia adesione dal partito dei Popolari di Italia Domani. Ad un anno dalla scadenza del mandato elettorale, il sindaco di Partinico, Salvo Lo Biundo, sebbene candidato come uomo dell’Udc e successivamente, dopo la scissione interna a livello nazionale del partito dello scudocrociato, confluito nel Pid, ha scelto dunque di continuare ad amministrare il paese da indipendente. Si tratta di una decisione dolorosa ‘ afferma ancora Lo Biundo – che mi porta ad interrompere il percorso di collaborazione che in questi anni ho condiviso con persone dalla grande umanità ed intelligenza politica; ma le motivazioni che mi hanno spinto a lasciare il partito, rientrano interamente nella logica civica che è stata condivisa dalla maggioranza dei cittadini di Partinico nel corso delle ultime elezioni amministrative. Lo Biundo sostiene che la propria azione politico-istituzionale si regge soprattutto sulla volontà di unire tutti i cittadini su un’idea per la città dalla forte impronta programmatica, fuori dagli schieramenti tradizionali. Il progetto delle liste civiche, premiato quattro anni fa dal corpo elettorale, continua e si rafforza ‘ dice, ecco perché ho deciso di non avere più tessere di partito per andare ancor di più oltre i vincoli dell’appartenenza e poter dialogare, senza pregiudizi di schieramento, anche con coloro che fino ad oggi non hanno voluto cogliere il significato del nostro messaggio. Insomma, il primo cittadino di Partinico, si sta preparando il terreno per le prossime consultazioni elettorali in programma nella primavera del 2013, con l’evidente volontà di ricandidarsi. Dall’elezione a sindaco, sostiene Salvo Lo Biundo, la mia militanza partitica si è sempre fermata fuori dai confini di Partinico dove ho continuato ad agire sulla scia del mandato civico che la città ha sostenuto. La nostra coalizione ha messo assieme riformisti e moderati da destra a sinistra, non abbiamo chiesto a nessuno da dove venisse ma solo cosa fosse disposto a fare per la comunità. Il sindaco di Partinico, infine, chiude il documento affermando di stare portando a termine con i fatti un programma centrato principalmente su legalità, sviluppo dell’impresa locale, informatizzazione e riforma dei tempi della burocrazia, programmazione e spesa dei fondi europei e nazionali, cultura e valorizzazione dei beni architettonici, attenzione ai più deboli e delocalizzazione della Distilleria Bertolino; punti cardine, afferma, sui quali chiederemo nuove adesioni per innovare nella continuità.
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