Partinico, il consiglio comunale impegna il sindaco ad uscire dall’Aps entro gennaio
di Francesco Previti
E’ il terzo atto del comune di Partinico contro la società Acque Potabili Siciliane che gestisce l’erogazione idrica in Provincia di Palermo. L’amministrazione guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo ci aveva già provato il 7 aprile del 2010 a chiudere il rapporto contrattuale con …
di Francesco Previti
E’ il terzo atto del comune di Partinico contro la società Acque Potabili Siciliane che gestisce l’erogazione idrica in Provincia di Palermo. L’amministrazione guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo ci aveva già provato il 7 aprile del 2010 a chiudere il rapporto contrattuale con l’Aps, da sempre al centro di polemiche per disservizi e tariffe elevate. Un altro documento fu poi approvato dal consiglio comunale, che ieri sera ne ha votato ancora un altro, all’unanimità, ad eccezione del consigliere Vito Giuliano che ha abbandonato l’aula. L’atto di indirizzo impegna l’amministrazione Lo Biundo a far tornare l’acqua nella gestione del comune con una data precisa: 1 gennaio 2012. Il consiglio comunale inoltre chiede alla giunta di predisporre gli atti necessari per avviare anche una richiesta risarcitoria nei confronti di APS, per tutte le inadempienze e le disfunzioni del servizio idrico in questi tre anni. Ma dal Partito democratico che ha condiviso il documento, arriva comunque una critica: il Pd ‘ si legge in una nota firmata dal consigliere Renzo Di Trapani – considera totalmente fallimentare il percorso intrapreso dall’amministrazione Lo Biundo che il 23 dicembre 2008, nonostante l’indicazione contraria dell’intero Consiglio Comunale, ha proceduto alla consegna delle opere e degli impianti del Servizio Idrico alla società APS. Il contenzioso giudiziario tra l’ATO 1 Palermo e la società APS – continua la nota- potrebbe avere anche ripercussioni economiche per il nostro comune e, quindi, per i nostri concittadini.’
Replica l’assessore Giovanni Pantaleo: ‘Non consideriamo fallimentare la nostra decisione di passare all’Ato idrico, poiché ci è stata imposta dalla legge Galli. L’Aps ‘ dice ‘ ci aveva promesso finanziamenti e miglioramenti nella rete idrica fatiscente del nostro comune, che ci avrebbero permesso di risolvere i tanti disservizi dovuti alla scarsa portata dell’acqua. Già da domani ‘ continua Pantaleo ‘ i nostri uffici saranno in contatto con i vertici dell’Ato per cercare di tornare alla gestione pubblica dell’acqua, come stabilito dai cittadini ai referendum del 12 e 13 giugno.’ Mentre il consigliere comunale di maggioranza Giovanni De Simone esprime grande soddisfazione per l’atto votato dall’assise civica. ‘Per una volta ‘ dice ‘ l’intero consiglio comunale condivide argomenti e scelte importanti per la città’.
(Teleoccidente)