Partinico. IDV su Unione dei comuni con Trappeto

La nascita dell’Unione dei Comuni tra Partinico e Trappeto è la dimostrazione di come le due amministrazioni comunali non riescano a comprendere il momento politico che sta vivendo l’Italia. A dichiararlo in una nota è il Partito dell’Italia dei Valori di Partinico.
Mentre in tutto il Paese si chied…

La nascita dell’Unione dei Comuni tra Partinico e Trappeto è la dimostrazione di come le due amministrazioni comunali non riescano a comprendere il momento politico che sta vivendo l’Italia. A dichiararlo in una nota è il Partito dell’Italia dei Valori di Partinico.
Mentre in tutto il Paese si chiede a gran voce che vengano ridotti i costi della politica, le giunte di Partinico e Trappeto danno vita ad una nuova istituzione che costerà ai contribuenti centinaia di migliaia di euro che potevano invece essere utilizzati per aiutare le famiglie alle prese con la crisi finanziaria in corso.
L’Unione dei comuni non darà nessun beneficio agli abitanti di Partinico e Trappeto -continua IDV- come non ne ha dato, tanto per citare quella a noi più vicina di Borgetto e Montelepre: non si capisce nemmeno su quali progetti punta questa nuova macchina mangiasoldi.
Per non parlare del fatto che, le due maggioranze consiliari che hanno manifestato incapacità nell’amministrare i propri Comuni, figuriamoci se possono gestirne due.
Meglio sarebbe se Partinico e Trappeto, e con loro altri comuni limitrofi, costituissero i Consorzi capaci di gestire insieme servizi essenziali e dar vita a rapporti di collaborazione con lo scopo di creare sviluppo economico e sociale attraverso un uso razionale del territorio e delle sue vocazioni naturali.
Italia dei Valori, Sel e Rifondazione Comunista, -si legge ancora nella nota- vedono in questa iniziativa dell’amministrazione Lo Biundo non solo l’ennesima dimostrazione della sua incapacità di governo rimasta inefficiente e sprecona anche dopo il rimpasto, ma l’occasione per parcellizzare e distribuire soltanto potere clientelare a scapito delle risorse delle nostre comunità.
L’allargamento della maggioranza al PDL, fa di questa giunta l’espressione del peggior centrodestra, nonostante i tentativi di qualcuno nel rivendicare una diversa appartenenza politica che, lo ricordiamo, coi partiti di Berlusconi e Romano è incompatibile.
Mentre gli italiani prendono ogni giorno di più le distanze dal presidente del consiglio, Lo Biundo ha pensato bene di allearsi col suo partito, sperando così che il PDL rinunci ad un proprio candidato sindaco e non certo per dare a Partinico una giunta migliore delle precedenti, come dimostrano i primi passi compiuti nelle ultime settimane.
(Teleoccidente)