Partinico, chiesti dal pm Del Bene 5 anni per Giovanni Vitale

Seconda udienza, ieri, nell’aula bunker del Carcere Pagliarelli del processo Giovanni Vitale + altri, che vede imputati il figlio del Boss Vito Vitale detto Fardazza, i fratelli Pietro e Giovann…

{jumi [code/google200x200.html] }

di redazione

Seconda udienza, ieri, nell’aula bunker del Carcere Pagliarelli del processo Giovanni Vitale + altri, che vede imputati il figlio del Boss Vito Vitale detto Fardazza, i fratelli Pietro e Giovanni Serra di Partinico, Santino Lo Biundo di Partinico ed Alfonso Bommarito di Borgetto.
Tutti tranne Alfonso Bommarito (che ha chiesto di essere giudicato con il rito ordinario) hanno scelto il rito abbreviato.
Il processo è nato dalla denuncia degli imprenditori Giuseppe e Giovanni Amato di Partinico relativamente ai danneggiamenti subiti nei pressi della loro abitazione l’11 novembre del 2010, quando si videro dare alla fiamme due autovetture e il portone d’ingresso della propria dimora.
‘Giuseppe Amato ha pagato il suo debito con la giustizia ed adesso ha intrapreso la strada della Legalità prendendo le distanze e denunciando i suoi estortori’ ha dichiarato durante il suo intervento il Pubblico Ministero Francesco del Bene che ha richiesto la condanna di 5 anni per Giovanni Vitale e 4 anni rispettivamente per i fratelli Pietro e Giovanni Serra e Santino Lo Biundo.
Gli imprenditori Giovanni e Giuseppe Amato, infatti, si sono costituiti parte civile insieme ad alcune Associazioni Antiracket ed Antiusura nel procedimento.
Il processo è stato rinviato al 25 ottobre 2012.