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di redazione
Anche per chi, nonostante la crisi, è riuscito a farsi la propria settimana di ferie è tempo di rientrare e affrontare un nuovo anno lavorativo, scolastico, sociale, politico a secondo le propria attività.
E così le mamme che preparano i propri bambini per il nuovo anno scolastico si ritrovano a far fronte all’ennesima novità. Pare infatti che coloro i quali si recheranno nelle librerie per acquistare i libri di testo si ritroveranno a dover sottoscrivere una dichiarazione che impegna i genitori al pagamento della quota dei libri spettante alla Regione Siciliana qualora quest’ultima non rilascia le famose cedole.
Appare chiaro che in un momento di forte crisi come quella che stiamo attraversando quest’ultima trovata ci sembra quantomeno inopportuna e non sappiamo fino a che punto è una pratica legittima e legale. Riteniamo infatti che le librerie dovrebbero rivalersi sulla regione qualora non mantenga gli impegni assunti per legge e non certo sulle famiglie, le quali, specialmente le più numerose, si ritroverebbero in forti difficoltà. Ma si sa nel nostro bel paese è meglio essere forti con i deboli e deboli con i forti. Ci chiediamo come sia possibile coniugare il diritto allo studio con le continue ed ormai inaccettabili speculazioni financo in quelle istituzioni che dovrebbero dell’educazione civica, del buon senso e della morale esserne i pionieri”
Chiediamo pertanto con estrema urgenza che il Sindaco di Partinico convochi entro e non oltre la prossima settimana tutti i dirigenti scolastici perché non è più possibile che ogni anno si cambi la copertina e i colori del libro di testo costringendo i genitori a comprare ogni anno libri nuovi anche se i contenuti da 50 anni a questa parte sono gli stessi solo e esclusivamente per alimentare un mercato la cui speculazione non può e non deve ricadere interamente sulle tasche dei tanti genitori che con sacrificio cercano di dare un istruzione ai propri figli.
E’ necessario convocare, altresì, le librerie affinché certe pratiche qualora rispondano a verità cessino immediatamente. Le librerie che con nota difficoltà di anno in anno prestano un servizio rischiando il proprio capitale debbono essere tutelate dall’Amministrazione Comunale che deve alzare forte il proprio grido di protesta nei confronti dell’Amministrazione Regionale e utilizzare gli strumenti che ha a disposizione per tutelare le librerie le quali non possono certamente rivalersi sui cittadini.
La guerra tra poveri non porta certamente alla vittoria. Dobbiamo invece tutti assieme lottare affinché chi porge il culo su vellutate poltrone si smuova, la smetta di gigioneggiare e dia le dovute risposte ai cittadini che non hanno solo doveri ma hanno pure dei DIRITTI che non possono più essere calpestati. Attendiamo fiduciosi che il Sindaco di Partinico convochi questi due tavoli (i dirigenti scolastici e le librerie) e ci renda partecipi per affrontare e risolvere una questione che non può attendere oltre. Annunciamo già da ora che qualora le nostre aspettative vengano disattese ci rivolgeremo alle mamme chiedendo di mandare i loro figli a scuola SENZA LIBRI. L’Istruzione e la cultura non passa certamente attraverso l’acquisizione di un nuovo libro di cui cambia la forma ma i contenuti sono sempre uguali.
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