Parrucchieri siciliani, una chiusura porterebbe al fallimento di tanti

Gli oltre 8 mila barbieri, parrucchieri e centri benessere siciliani temono una possibile chiusura dovuta alla seconda ondata di contagi da Covid-19.

Il settore sembra già essere nel mirino di una possibile limitazione dell’attività, fino alla chiusura. Ancora non c’è nulla di ufficiale, ma la categoria comincia a tremare. A Catania sono oltre 1.800, 1.700 a Palermo e 1.200 a Messina.

Dalla loro parte si schiera Nunzio Reina, responsabile aerea produzione Sicilia di Confesercenti: “Un altro provvedimento di chiusura sarebbe una tragedia, un massacro per la categoria e un favore agli abusivi – afferma – Dopo la riapertura dello scorso 18 maggio abbiamo avuto un notevole calo di clienti, nonostante tutte le precauzioni che applichiamo ogni giorno per contrastare il contagio, garantendo il massimo del livello igienico degli ambienti. Stiamo lentamente risalendo la china e un’eventuale chiusura porterebbe alla rovina tanti piccoli imprenditori, che con grandi sacrifici hanno resistito”.

“Da quando abbiamo aperto, non c’è stato un solo caso di contagio partito da noi. -aggiunge Reina – I dipendenti sono sottoposti a controlli periodici e tutti gli ambienti vengono sanificati. Ai clienti chiediamo le generalità e il numero di telefono. Controlliamo la temperatura. Da noi arrivano scaglionati e con la prenotazione, evitando così assembramenti negli spazi di lavoro”.

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