Pareggio a Bari 1-1, ma il “colpaccio” era vicino
E’ durata solo sette minuti l’illusione di conquistare la prima vittoria esterna. Peraltro in una di quelle gare “impensabili”. Già perché in pochi vedendo l’andamento della gara avrebbero pensato ad un possibile successo dei rossazzurri. Le tante assenze, l’attacco spuntato (Rosina e Castro non sono prime punte), il modulo inedito (3-5-2) e perché no un morale che dopo la gara col Frosinone non era al massimo.
Insomma tutto faceva pensare che il pareggio senza reti fosse ormai cosa fatta di fronte a un Bari che non è sembrato irresistibile, ma era reduce da due vittorie e giocava in casa.Ed invece una magia di Rosina ha servito Rossetti che in allungo è riuscito a far gol.
Mancavano appena sette minuti e, a questo punto, era lecito credere nella vittoria, ma un errore di piazzamento di Sciaudone, centrocampista arretrato in difesa per necessità, ha consentito a De Luca di evitare la sconfitta interna dei pugliesi.
Il pareggio è tutto sommato giusto per una partita francamente brutta, ma un golo a sette minuti dalla fine doveva essere difeso meglio pur con tutte le attenuanti delle assenze. Marcolin si è detto contento della prestazione. La squadra è stata disciplinata ma ha creato poco. Niente assalti offensivi ma grande attenzione dietro. Però, per le prestazioni esterne offerte, meglio >rischiare di vincere nel finale e portare a casa un punticino che prendere reti in ripartenza, soprattutto per un Catania che deve acquisire una mentalità “provinciale” (parola di Marcolin) se vuole salvarsi in un campionato che doveva dominare.