NICOLOSI – La nuova Carta Geologica del Vulcano – che ricostruisce in scala 1:50.000 la storia eruttiva dell’Etna dalla sua formazione ad oggi – è stata illustrata il 5 marzo nella sede del Parco dell’Etna, l’ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi.
Intervenendo in apertura dei lavori, il commissario straordinario del Parco Ettore Foti ha sottolineato l’importanza per il territorio di una costante e proficua sinergia tra il Parco e l’Osservatorio Etneo, Istituto Nazionale di Geosifica e Vulcanologia sezione di Catania e ha definito la Carta Geologica “un eccellente strumento, di grande importanza non soltanto per la conoscenza scientifica dell’Etna, ma anche per una più attenta pianificazione del territorio che tenga conto dei rischi legati all’attività del vulcano”.
I vari contenuti e aspetti della Carta Geologica del Vulcano sono stati illustrati da Domenico Patanè, direttore dell’Osservatorio Etneo, INGV di Catania, che ha sottolineato la necessità di una costante implementazione della conoscenza e della divulgazione della storia e dell’attività del vulcano anche tra gli amministratori del territorio, per una maggiore sicurezza delle popolazioni; dagli autori del lavoro, i ricercatori Mauro Coltelli, che ha parlato della Carta come strumento innovativo per la gestione del territorio e Stefano Branca, che ha ricordato quanto sia importante la ricostruzione dell’attività eruttiva dell’Etna per le sue implicazioni sulla valutazione della pericolosità vulcanica; da Fabio Lentini, già ordinario di geologia all’Università di Catania e anche lui tra gli autori, che ha fatto il punto sul ruolo della cartografia geologica nella pianificazione del territorio.
E’ quindi intervenuto Carlo Cassaniti, vicepresidente dell’Ordine regionale dei Geologi, che ha chiesto un più ampio coinvolgimento dei geologi del territorio nelle iniziative di divulgazione scientifica, anche attraverso la realizzazione di un database unico con la collaborazione dei vari enti.
I lavori sono stati conclusi da Alfio Zappalà, direttore f.f. del Parco, che ha ricordato quanto sia importante, soprattutto in questo momento di grande difficoltà economica, un lavoro sinergico di tutte le istituzioni a favore delle comunità del territorio e da Salvo Caffo, vulcanologo dell’Ente e moderatore dell’incontro, che ha sottolineato il valore dei consolidati accordi di programma tra Parco, INGV e dipartimenti universitari nei veicolare una corretta informazione scientifica sull’Etna.
Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Nicolosi Nino Borzì e l’assessore Marisa Mazzaglia; il componente del comitato esecutivo dell’Ente Franco Borzì; il componente del Comitato tecnico scientifico Alfio Monastra; il dirigente dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali Antonio Grasso; il dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste Susanna Simone; rappresentanti dei comuni di Trecastagni e Viagrande, del Cai, del Centro Speleologico Etneo, dell’Ordine degli architetti, della Funivia dell’Etna, di associazioni ambientaliste.
> Scheda Carta geologica vulcano Etna
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