NICOLOSI (5 luglio 2013) – Il Parco dell’Etna prosegue nel suo percorso di “ascolto” del territorio e delle sue istanze e lo fa stavolta attraverso il dialogo con il mondo dell’agricoltura etnea, in tutte le sue componenti.
E oggi, nell’affollata sala conferenze della sede del Parco, le problematiche e le difficoltà di tipo gestionale ed economico, le contraddizioni ma anche le grandi potenzialità, anche alla luce del recente riconoscimento Unesco, di quella che può essere considerata l’attività principale della comunità dell’area protetta, sono emerse con grande chiarezza dall’ampio dibattito che ha caratterizzato la nascita del tavolo tematico per l’agricoltura, seconda tappa del Forum, l’organismo rappresentativo del territorio creato per svolgere attività di confronto, scambio di esperienze e proposte in tutte le politiche ed azioni del Parco dell’Etna.
La sintesi estrema l’ha fatta, nelle conclusioni, la presidente Marisa Mazzaglia: “Portando avanti il percorso iniziato oggi, dobbiamo provare a contemperare l’agricoltura eroica, che valorizza il territorio e che chiede di essere sostenuta con l’azienda agricola qualificata, che certifica il suo prodotto e che è economicamente sostenibile. Nessuna delle sollecitazioni che, in entrambe le direzioni, sono arrivate dal dibattito, saranno trascurate . La nostra area protetta ha una vocazione naturale per l’agricoltura, un’attività da sempre fondamentale per le genti etnee – continua la presidente del Parco – Vogliamo lavorare a fondo per farla tornare ad essere strumento di sviluppo ed opportunità economica per il territorio e per i produttori, cercando in collaborazione con la Regione, l’Azienda Foreste, i sindacati, le associazioni e i privati tutte le strade necessarie per attivare risorse e forme di incentivazione per i produttori. Dobbiamo fare tutto il possibile per un rilancio vero dell’agricoltura nel Parco e per far sì che i suoi straordinari prodotti tornino ad essere fonte di occupazione e di reddito”.
Insieme al generale apprezzamento sul metodo adottato dal Parco con il pieno coinvolgimento nel tavolo di tutte le realtà del territorio, sono state evidenziate negli interventi alcune esigenze fondamentali: la necessità di puntare con forza e con la regia del Parco sulla qualificazione della produzione tipica dell’area protetta fino a portarla sulla tavola del consumatore finale; la semplificazione burocratica; attenzione al paesaggio rurale e alle antiche tradizioni agricole del territorio, senza intaccare l’economia aziendale produttiva; nuovo impulso e rilancio dell’agricoltura biologica; sostegno anche ai piccoli produttori. Un appello corale, nei vari interventi, è stato lanciato al Parco per coordinare, mettere in rete e promuovere l’intero mondo produttivo dell’agricoltura etnea.
Portando i saluti dell’Assessore Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari Dario Cartabellotta, il dirigente dell’Area II del Dipartimento interventi Strutturali Gaetano Aprile ha assicurato “il forte impegno dell’Assessorato nei riguardi del Parco, sia direttamente a sostegno dell’agricoltura, recependo nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale le indicazioni che il Parco stesso ha annunciato, che attraverso un intervento diretto sul territorio dell’area protetta, tramite le maestranze dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali”.
In rappresentanza dell’Azienda Foreste di Catania, è intervenuto il dirigente provinciale ed ex commissario del Parco Ettore Foti: “Sottoscrivo in pieno le intenzioni e il leit motiv di questo incontro. Riteniamo molto importante la partecipazione dell’Azienda nelle azioni di sistema, a tutela del territorio e in una visione prospettica di servizio”.
Presenti anche il vicepresidente del Parco e sindaco di Santa Maria di Licodia Salvatore Mastroianni e il componente del comitato esecutivo Giuseppe De Luca.
Hanno partecipato al dibattito Salvatore Rapisarda (Consorzio Euroagrumi), Sebastiano Costa (azienda Oro dell’Etna), Matilde Riccioli (Cooperativa Zafarana), Gianrico Vasquez (Associazione Micologica Bresadola Catania), Sebastiano Culotta (Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali Università di Palermo), Alfio Moschetto (produttore), Paolo Guarnaccia (DISPA Università di Catania), Valeria Carastro (agronomo), Caterina Timpanaro (urbanista), Alessandro Platania (produttore), Francesco Ancona (Cooperativa Agrinova), Domenico Torrisi (produttore), Quintilio Menicocci (titolare agriturismo), Nella Mazzeo (Università di Catania), Antonino Coco (produttore), Marco Magrini (Associazione Sviluppo Rurale). In rappresentanza delle SOAT, Sezione Operative del Distretto Etna dell’Assessorato alle Risorse Agricole, sono intervenuti Giuseppe La Rosa e Carmela Bonfanti.
Il Forum, attraverso un regolamento già adottato dall’Ente, contribuirà anche alla creazione del Marchio di qualità ambientale del Parco – fortemente sollecitato in quasi tutti gli interventi odierni – che sarà poi applicato alle associazioni e alle strutture che dimostreranno di averne i requisiti.
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