NICOLOSI (29 ottobre 2013) – Le azioni a difesa, tutela e la valorizzazione delle querce secolari di Monte Egitto, biodiversità vegetazionale di grande valore e di straordinaria bellezza in zona A del Parco dell’Etna, in territorio di Bronte, la cui integrità è a rischio per l’incombente presenza di alcune piante di pino, sono l’oggetto di un importante protocollo d’intesa sottoscritto dall’Ente Parco (dalla presidente Marisa Mazzaglia), dall’Ufficio Provinciale di Catania dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali (dal dirigente Ettore Foti), dal Servizio VII Fitosanitario Forestale della stessa Azienda (dal responsabile Agatino Sidoti), dalla Fondazione tedesca Manfred-Hermsen-Stiftung (dalla presidente Stefanie Hermsen) e dall’Associazione Giacche Verdi di Bronte (dal presidente Biagio Montagno), che hanno effettuato il censimento delle querce e uno studio preliminare per la rimozione dei pini.
Sottolinea la presidente del Parco Marisa Mazzaglia: “Lo splendido scenario naturale della nostra area protetta ci propone e ci fa scoprire continuamente nuove perle di altissimo valore naturalistico e di rara bellezza. Lo sono certamente le querce secolari di Monte Egitto e con la firma di questo protocollo, vogliamo evidenziare il nostro massimo impegno per la difesa della loro integrità, in concreta collaborazione con altri enti e associazioni che hanno lo stesso obiettivo di tutela e valorizzazione”
Dice Ettore Foti, dirigente dell’Ufficio Provinciale di Catania dell’Azienda Foreste Demaniali: “L’Azienda Foreste è fortemente impegnata sul restauro ambientale di siti, come quello di Monte Egitto, di grandissimo valore naturalistico e che possono avere una significativa proiezione internazionale. Cercheremo di mettere a disposizione risorse per circa 200mila euro e il lavoro sul campo insieme agli altri partner”.
Il protocollo d’intesa stabilisce i compiti di ciascuno degli enti firmatari. Il Parco dell’Etna finanzierà il monitoraggio vegetazionale e forestale, che realizzerà mediante stipula di apposita convenzione con un struttura universitaria. L’Ufficio Provinciale Azienda di Catania realizzerà l’intervento di rimozione degli esemplari di pino, finalizzato alla riduzione del rischio d’incendio a beneficio delle querce secolari di Monte Egitto, mentre il Servizio VII Fitosanitario Forestale si farà carico di realizzare il monitoraggio della popolazione di insetti presenti nel sito di intervento. L’Associazione Giacche Verdi di Bronte e la Fondazione Manfred-Hermsen-Stiftung, seguiranno, in collaborazione con l’Ente Parco, lo svolgimento del progetto designando un responsabile scientifico di comprovata competenza.
Va detto che l’intervento di rimozione degli esemplari di pino riguarda rimboschimenti operati dall’uomo in zona “A” di Parco, e che, in tali casi, il Decreto Istitutivo del Parco prevede che, le attività forestali “avranno come obiettivo esclusivo il restauro, con modalità che garantiscono una evoluzione equilibrata delle biocenosi, degli aspetti originari dei boschi, laddove sia avvenuta compromissione per intervento antropico”. Pertanto l’intervento può essere realizzato in quanto finalizzato al restauro degli aspetti originari dei boschi.
Con il Superbonus 100% un semplicissimo requisito ti permette di ristrutturare casa senza dover tirare…
Vicino alla cancellazione dal palinsesto Ballando con le Stelle. Milly Carlucci è costretta a mettere…
Un test sulla bella Sicilia, ci sono risposte che nemmeno i veri siculi conoscono, la…
Attento alle banconote false, se paghi qui te le prendi sicuramente. Situazione pericolosa I temi…
Le offerte di Natale all'Ikea sono fuori di testa: non approfittarne è da pazzi. Durante…
Al mattino instabilità sui settori settentrionali dell’Isola con piogge sparse e neve sui rilievi oltre…