NICOLOSI – “Un immenso patrimonio ambientale e scientifico che rischia di scomparire. Il prestigioso giardino botanico “Nuova Gussonea all’interno del parco dell’Etna, sembra andare verso un inevitabile declino a causa dei ritardi dell’Università di Catania che omette di procedere con regolarità all’indicazione dei tecnici in possesso dei requisiti proprio per mantenere inalterati gli elevati standard scientifici e tecnici raggiunti”. Anthony Barbagallo lancia l’allarme sul futuro del giardino riserva e laboratorio alpino e chiede con un’interrogazione un intervento urgente del governo regionale.
“Il giardino nato nel 1979 grazie ad una convenzione tra l’Università di Catania e l’Azienda Foreste Demaniali della Regione siciliana – spiega il parlamentare PD – ha come obiettivo la salvaguardia di entità della flora etnea minacciate di estinzione,oltre alla coltivazione e reintroduzione di specie autoctone localmente scomparse ed alla divulgazione delle conoscenze sulle peculiarità della flora e della vegetazione nel particolare ambiente etneo. Purtroppo – sottolinea Barbagallo – negli ultimi anni si sono verificati una serie di ritardi da parte degli enti preposti alla gestione che potrebbero causare problemi all’attività fino a determinare la scomparsa di una realtà importantissima. E’ necessario un intervento urgente del governo affinché “Nuova Gussonea” continui ad essere un punto di riferimento nella realizzazione di reti ecologiche locali, nazionali ed internazionali”
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