Marines donano una scala al parco archeologico di Cava d’Ispica

Un gruppo di Marines del Battaglione Logistico CLB-6 di stanza alla base americana di Sigonella, accompagnati dalle guide Salvo Carnazza e Giusi Murabito dell’Ufficio Ricreativo della base (MWR), ha donato al parco archeologico di Cava d’Ispica una scala di legno, costruita dagli stessi militari a stelle e strisce, che è stata collocata nell’area dell’abitato rupestre, meglio nota come “Il Castello”.

Come è nata l’idea di una scala al parco archeologico di Cava d’Ispica

La scala donata al parco archeologico di Cava d’Ispica serve a collegare, tramite una botola, scavata nella roccia calcarea, il pian terreno di una casa, probabilmente risalente all’età Bizantina, con il piano superiore. L’idea di realizzare la scala è nata durante una gita turistica che i Marines hanno effettuato circa due settimane fa in quest’area. Mentre visitavano il sito, hanno notato che la scala di accesso ad uno dei piani della cava era obsoleta e non permetteva una visita sicura ai turisti. Tornando alla base, hanno quindi pensato di costruirne una nuova di zecca e di une di donarla al sito.

Il progetto della realizzazione della scala da donare al parco archeologico di Cava d’Ispica è stato affidato dal Luogotenente dei Marines Benjamin Miller al Caporale Tobiah Howell che l’ha realizzata in sole due ore. La scala, assemblata in loco e consegnata oggi, servirà a rendere sicura la visita del piano superiore che offre ai visitatori una splendida visuale sulla Cava d’Ispica, le cui valenze naturalistiche sono ben note. Nella scala è stata apposta una targa di ringraziamento ai Marines in inglese.

All’evento è intervenuta Carmela Bonanno, dirigente responsabile del polo regionale di Ragusa per i siti culturali e per i parchi archeologici di Camarina e Cava d’Ispica che ha coordinato l’evento insieme al responsabile relazioni esterne della base americana di Sigonella Alberto Lunetta. Hanno collaborato alla realizzazione del progetto Giovanni Carbone, che gestisce il rifugio di Cave d’Ispica di Nanni di Falco e il custode del parco Giorgio Limone.