Parcheggiatore abusivo Bagheria, soldi riscossi da bambino di 6 anni. E così la polizia ha proceduto al sequestrato amministrativo, ex legge regionale 35/2000, di una vasta area in via Donne vittime della violenza.
Il sequestro è la conseguenza di un accesso ispettivo realizzato dai poliziotti del Commissariato Bagheria, unitamente a personale della Polizia Municipale.
Da parecchio tempo una famiglia di pregiudicati bagheresi ci “aveva visto lungo”, ricavando un business dalla vicinanza di un suo ampio appezzamento di terreno all’area ove, settimanalmente, si svolge il mercatino di Bagheria.
L’anziano capo famiglia sembra abbia fatto “compattare” 300 metri quadri di questa ampia fetta di terreno e l’abbia adibita a parcheggio abusivo di vetture, fornendo ai numerosi automobilisti destinati al mercatino, un comodo, seppur illecito, servizio di guardiania.
Agli occhi dei poliziotti del Commissariato di Polizia, sempre attenti a cogliere spunti di illegalità, specialmente in luoghi ove convergono masse di cittadini, non è sfuggita la solerzia di quei familiari ed in particolare di un bimbo di soli 6 anni, lanciato allo sbaraglio per il lucroso business.
Quando poliziotti ed agenti della Municipale sono giunti nel parcheggio hanno notato il bimbo intento a chiedere denaro ed indicare improvvisati stalli agli automobilisti, imbeccato al riguardo dal nonno.
Il personale intervenuto ha verificato come l’intera attività si svolgesse in spregio di ogni norma ed in assenza di qualsivoglia autorizzazione, motivo per cui si è proceduto al sequestro del terreneo/parcheggio ed alla contestazione, nei confronti del nonno, dell’articolo 7, comma 15bis del Codice della Strada.
Dal 22 aprile 2017, con l’entrata in vigore della legge 18 aprile 2017, n. 48, recante la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14 (“disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”), è stato modificato l’articolo 7, comma 15-bis del Codice della strada, in materia di parcheggiatori e guardiamacchine.
Al di là dell’aumento della sanzione amministrativa pecuniaria e di qualche ritocco nella sintassi del comma, l’analisi si incentra sull’introduzione della reiterazione come elemento aggravante, che si aggiunge a quello già presente consistente nell’impiego dei minori, ma anche sulle modalità dell’incremento della sanzione, prima semplicemente definito come raddoppio ed oggi previsto come aumento del doppio.
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