ROMA (ITALPRESS) – “Le liti, le guerre, e le contese lascino il posto alla comprensione e alla riconciliazione. Sottolineare questa parola sempre: riconciliazione”. Così Papa Francesco nel Regina Coeli del Lunedì di Pasqua torna a invocare la fine delle guerre. “Dio ha vinto la battaglia decisiva contro lo spirito del male: lasciamo vincere Lui! Rinunciamo ai nostri piani umani, convertiamoci ai suoi disegni di pace e di giustizia”, ha aggiunto. Poi, nel corso del suo discorso, ha toccato il tema delle paure e le false notizie: “Le nostre paure nascono dalla grande paura, la paura della morte: paura di svanire, di perdere le persone care, di star male, di non farcela più… Ma a Pasqua Gesù ha vinto la morte. Il Signore ci invita così a uscire dalle tombe delle nostre paure.
Ascoltiamo bene: uscire dalle tombe delle nostre paure, perchè le nostre paure sono come le tombe, ci seppelliscono dentro”, ha detto. Il Santo Padre ha quindi invitato a prendere coscienza ciascuno delle proprie falsità. “Giustamente noi ci scandalizziamo quando, attraverso l’informazione, scopriamo menzogne e bugie nella vita delle persone e nella società. Ma diamo un nome anche alle falsità che abbiamo dentro. Le falsità – nelle parole e nella vita – inquinano l’annuncio, corrompono dentro, riportano al sepolcro. Le falsità ci portano indietro”, ha osservato, sottolineando come “il dio denaro, che sporca tutto, rovina tutto, chiude le porte alla salvezza. E questo è dappertutto: nella vita quotidiana c’è la tentazione di adorare questo dio denaro”.
Sia che tu voglia acquistare un monolocale o una villa con piscina, adesso puoi ottenere…
Il vicepremier Matteo Salvini è stato assolto perché il fatto non sussiste, nell'ambito del processo…
In questo supermercato puoi comprare abbigliamento a prezzi modici ma con buonissima qualità. Negli ultimi…
Un appuntamento per tracciare un bilancio su quanto realizzato e su quanto ancora c’è da…
Mercatini di Natale, a pochi passi da Palermo ce n'è uno strabiliante Natale è ormai…
Se hai questa moneta da 1 euro, tienitela stretta: non te ne pentirai. Nell’anno 2001…