ROMA (ITALPRESS) – “Siamo continuamente attenti all’evolversi della situazione. La Segreteria di Stato lavora e lavora bene, ogni giorno, e sta valutando qualsiasi ipotesi e dando valore a ogni spiraglio che possa portare verso un cessate il fuoco vero, e dei negoziati veri. Nel frattempo, siamo impegnati nel sostegno umanitario al popolo della martoriata Ucraina e cerchiamo di sviluppare una rete di rapporti che favorisca un avvicinamento tra le parti, per trovare delle soluzioni. Inoltre, la Santa Sede fa quello che deve per aiutare i prigionieri”. Così, in un’intervista a La Stampa, Papa Francesco sulla situazione in Ucraina che, quanto a una riconciliazione tra Mosca e Kiev, dice: “Sì, ho speranza. Non rassegniamoci, la pace è possibile. Però bisogna che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori, a cominciare dal proprio, e poi disinnescare, disarmare la violenza. Dobbiamo essere tutti pacifisti. Volere la pace, non solo una tregua che magari serva solo per riarmarsi. La pace vera, che è frutto del dialogo. Non si ottiene con le armi, perchè non sconfiggono l’odio e la sete di dominio, che così riemergeranno, magari in altri modi, ma riemergeranno”.
Sul pericolo di nazionalismi e populismi in Europa, per il Sanpo Padre “bisogna essere sempre attenti a tutti gli ‘ismì, perchè seminano, con ipocrisia, cattiveria sociale e politica”.
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