ROMA (ITALPRESS) – “Cari fratelli e sorelle, buona domenica. Oggi non posso affacciarmi dalla finestra perchè ho questo problema di infiammazione. A leggere la riflessione sarà monsignor Braida che le conosce bene perchè è lui che le fa e la fa molto bene. Grazie tante per la vostra presenza”. Così Papa Francesco in collegamento video dalla cappella di Casa Santa Marta per la recita dell’Angelus.“Oggi si celebra nelle Chiese particolari la 38esima Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema Lieti nella speranza. Benedico quanti prendono parte alle iniziative promosse nelle diocesi, in continuità con la GMG di Lisbona. Abbraccio i giovani, presente e futuro del mondo, e li incoraggio a essere protagonisti gioiosi della vita della Chiesa”, ha ricordato Papa Francesco, al termine dell’appello letto sempre da monsignor Braida.“Ieri – ha aggiunto – la martoriata Ucraina ha commemorato l’Holodomor, il genocidio perpetrato dal regime sovietico che, 90 anni fa, causò la morte per fame di milioni di persone. Quella lacerante ferita, anzichè rimarginarsi, è resa ancora più dolorosa dalle atrocità della guerra che continua a far soffrire quel caro popolo. Per tutti i popoli dilaniati dai conflitti continuiamo a pregare senza stancarci, perchè la preghiera è la forza di pace che infrange la spirale dell’odio, spezza il circolo della vendetta e apre vie insperate di riconciliazione. Oggi, ringraziamo Dio perchè tra Israele e Palestina c’è finalmente una tregua e alcuni ostaggi sono stati liberati. Preghiamo che lo siano al più presto tutti – pensiamo alle loro famiglie! -, che entrino a Gaza più aiuti umanitari e che si insista nel dialogo: è l’unica via, l’unica via per avere pace. Chi non vuole dialogare non vuole la pace. Oltre che dalla guerra, il nostro mondo è minacciato da un altro grande pericolo, quello climatico, che mette a rischio la vita sulla Terra, specialmente le future generazioni. E questo è contrario al progetto di Dio, che ha creato ogni cosa per la vita – evidenzia il Papa -. Perciò, nel prossimo fine settimana, mi recherò negli Emirati Arabi Uniti per intervenire sabato alla COP28 di Dubai. Ringrazio tutti coloro che accompagneranno questo Viaggio con la preghiera e con l’impegno di prendere a cuore la salvaguardia della casa comune”. “Accolgo con affetto voi, pellegrini dell’Italia e di altre parti del mondo, in particolare quelli provenienti dal Pakistan, dalla Polonia e dal Portogallo. Saluto i fedeli di Civitavecchia, di Tarquinia e di Piacenza, e la Deputazione San Vito Martire di Lequile (Lecce). Saluto i ragazzi della Cresima di Viserba (Rimini), il gruppo ‘Assisi nel ventò e il Coro ‘Don Giorgio Trottà di Vieste”, ha concluso il Pontefice.
– foto Agenzia Fotogramma –
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