La Sicilia dona 2mila flaconi di sangue alla Palestina

Si inquadra nel più ampio sostegno che da anni la Cooperazione italiana garantisce per lo sviluppo del settore in Palestina, negli ultimi mesi messo duramente alla prova dall’aggravarsi dell’emergenza COVID-19 in Cisgiordania e a Gaza.  Si parla del progetto che ha visto la Regione Sicilia donare 2.000 flaconi contenenti Fattore VIII della coagulazione, destinati a pazienti palestinesi affetti da malattie emorragiche congenite.

Lo ha fatto sapere il Consolato di Gerusalemme ricordando che i flaconi sono stati donati dalla Regione Sicilia, grazie al coordinamento assicurato dal Centro Nazionale Sangue dell’Istituto Superiore di Sanità, dall’azienda Kedrion e dall’Ufficio per la Palestina dell’OMS.

A ringraziare il Console Generale d’Italia a Gerusalemme, Giuseppe Fedele, e la Direttrice dell’Ufficio dell’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), Cristina Natoli, è stata la ministra della salute dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mai Al Kaila.

«La donazione – ha sottolineato il Consolato – costituisce un ulteriore tassello del sostegno che da anni la Cooperazione italiana garantisce per lo sviluppo del settore sanitario in Palestina».

Così come annunciato dall’agenzia di stampa e informazione “Assadakha” dando ampio risalto alla notizia, sempre in tale quadro, nei prossimi mesi prenderà avvio un nuovo programma finanziato dall’Italia e intitolato “Haemo Pal”, finalizzato al potenziamento dei centri clinici per la diagnosi e la cura delle malattie emorragiche congenite in Palestina.

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