Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Bari, analizzando il momento complicato della squadra e sottolineando la necessità di un’immediata reazione.
Dionisi ha riconosciuto che la classifica non è soddisfacente e che i punti raccolti finora sono inferiori alle aspettative. Tuttavia, ha invitato la squadra a concentrarsi sul presente senza farsi condizionare dalle pressioni esterne. Ha ammesso che le critiche sono comprensibili, ma ha ribadito che vanno affrontate con responsabilità e consapevolezza.
L’allenatore ha evidenziato come il Palermo abbia bisogno di ritrovare ambizione e stabilità. Ha sottolineato che, nonostante alcune buone prestazioni, i risultati sono mancati a causa dell’imprecisione negli ultimi metri e della difficoltà nel capitalizzare le occasioni create. Dionisi ha ribadito che è fondamentale essere più concreti sotto porta e approfittare degli errori avversari.
«La classifica non è bella. I punti sono pochi. Col Bari possiamo smentire quello fatto nelle gare precedenti. Questi giorni serviranno per capire chi recupera dalla fatica fisica e mentale. Qualche cambiamento negli interpreti ci potrebbe essere. A una squadra di calcio serve ambizione, ognuno di noi la deve avere. Futuro? Per me è domani e dopodomani, in sei giorni giochiamo due partite. È troppo importante quello che facciamo ora. Sicuramente la società ha delle linee guida, nel passato si è condiviso e si continua a condividere, ma ora dobbiamo pensare solo al presente»
«Non siamo partiti bene, ogni partita sembra l’ultima possibilità per recuperare terreno. Le ultime due gare le abbiamo gestite bene, non posso rimproverare nulla alla squadra sotto il profilo dell’atteggiamento. Dobbiamo essere consapevoli del momento, ma non serve la paura. Solo combattendo possiamo uscirne. I punti sono pochi, non era quello che ci aspettavamo. Siamo responsabili, se abbiamo 21 punti è quello che ci meritiamo. Possiamo recuperare terreno, è tutto molto equilibrato. Bisogna essere consapevoli di quello che si sta facendo. Malumore tifosi? Speravo in tutt’altro. L’ambiente reagisce a proprio modo, io più di metterci la faccia e dire che sono responsabile non posso fare. Accetto le critiche, sono uno sprono, ne ho sempre subite. L’importante è non offendere la persona. Meglio contestare l’allenatore che la squadra. Dietro le quinte i rapporti sono buoni, c’è condivisione: tutti siamo responsabili, ognuno per la propria area. Anche dopo la gara col Sassuolo c’è stata condivisione tra me e i dirigenti. L’ambiente non è sereno ma responsabile. Col Catanzaro l’ambiente era un po’ particolare, la gente manifesta il proprio malcontento. È giusto che i tifosi chiedano di più. Eravamo convinti che sarebbe stato un campionato importante, dobbiamo essere consapevoli e responsabili. Mi dispiace che ci sia una spaccatura con la tifoseria dovuta ai risultati. Dobbiamo andare alla ricerca del risultato, i ragazzi lottano, posso rimproverare ben poco da questo punto di vista, ci tengono veramente. A Natale pranzeremo tutti insieme, non staremo con le famiglie, lo ha voluto la squadra. La situazione non è drammatica, in un attimo può cambiare tutto. Le parole non contano niente. Non siamo fortunati con gli episodi».
Katia Virzì
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