Palermo: urbanistica, nuovi criteri per varianti al PPE
La Giunta Comunale ha approvato nei giorni scorsi una delibera con cui ha espresso la propria condivisione alla proposta avanzata dal Settore Centro Storico sui criteri generali per l’analisi delle proposte di variante urbanistica ai Piani particolareggiati per il Centro storico ed ai piani di recupero per Albergheria, Ballarò, Capo, Cassaro Alto e Sant’Agostino.
“Negli ultimi anni – rileva la Giunta nell’atto deliberativo – i piani attuativi del centro storico sono stari sottoposti a diverse varianti puntuali di iniziativa di privati, in relazione soprattutto a specifiche destinazioni d’uso, perlopiù non trattate dalla normativa di attuazione.”
L’Ufficio del Centro storico ha quindi effettuato una ricognizione delle istanze pendenti, suddividendole per categorie omogenee e suggerendo l’adozione di un provvedimento di indirizzo “che – spiega l’Assessore Agata Bazzi – permetterà di dare risposte in tempi rapidi alle istanze che arriveranno dai cittadini perché si ridurranno enormemente i tempi istruttori delle pratiche.”
Il provvedimento di cui la Giunta ha condiviso l’impianto e che dovrà essere varato dal Consiglio Comunale prevede in sintesi le indicazioni
per tre tipologie di richieste:
– la vecchia previsione del PPE di demolizione di alcuni edifici o parti di edifici edificati prima del 1940 o successivamente ma comunque con regolare concessione edilizia. Per questi l’Ufficio ha proposto di accogliere le richieste di non procedere alla demolizione “in quanto tali edifici sono stati in ogni caso realizzati in regola con la normativa vigente all’epoca e perché in ogni caso, la sopravvenuta decadenza dei vincoli preordinati all’esproprio, contenendo il mantenimento e la manutenzione degli edifici esistenti, purché legittimi, risolve tutte le questioni derivanti dalla prescrizione della demolizione.”
– le proposte di trasformare la la previsione da verde pubblico a verde privato esistente o di progetto. Anche in questo caso, il parere è quello di accettare le proposte essenzialmente per due motivi: innanzitutto perché l’attuale crisi economica e le sopravvenute nuove regole per l’esproprio, rendono difficile che in tempi brevi si possano compiere appunto gli espropri necessari alla realizzazione delle previsioni di verde pubblico; in questo contesto appare quindi più opportuno dare la possibilità a privati di realizzare aree verdi, tenendo conto del fatto che le richieste presentate riguardano comunque aree circoscritte e limitate
e fermo restando che la superficie complessiva a verde nel Centro storico non ne risulterebbe diminuita ma anzi potenzialmente accresciuta.
– il ripristino di edifici non più esistenti ma documentabili catastalmente. In questo caso il parere espresso è stato favorevole purché gli interventi siano di ripristino conservativo e/o di restauro. Commentando l’adozione del provvedimento l’Assessore Bazzi ha sottolineato che “questa proposta di linee guida, costituirà un
importante strumento di lavoro per gli Uffici e di indirizzo per i privati e i tecnici che operano nel Centro storico, senza prevedere alcuna autorizzazione a nuove costruzioni, ma facilitando anzi gli interventi finalizzati alla manutenzione ordinaria e straordinaria al restauro ed al risanamento conservativo.”
Il testo integrale del provvedimento è disponibile nella sezione “Delibere” dell’Albo pretorio sul sito del Comune.