Palermo una città pattumiera, preoccupanti i livelli di diossina.
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di redazione
di Federico Orlando Le preoccupazioni dei residenti del quartiere Borgo Nuovo, evidentemente erano fondate, i dati delle analisi effettuate dall’Arpa, hanno confermato che il livello di diossina, nell’aria dei quartieri a ridosso di Bellolampo, è molto alto, 550 cinque volte superiore al valore guida che è di 100. Questi dati preoccupanti sono stati rilevati nelle centraline di Boccadifalco e della Casa del Sole, sotto Baida, mentre nelle centraline di piazza Castelnuovo e di via Belgio i valori sono risultati entro i limiti, dato logico considerata la maggiore distanza dal luogo dell’incendio. I dati analizzati si riferiscono al periodo che va dal 31 luglio al 6 agosto. Un cartello di associazioni ambientaliste ieri ha fatto un sopralluogo in discarica insieme all’assessore all’ambiente Aricò, è apparso evidente che ci sono, in profondità, ancora focolai accesi ed è ipotizzabile che l’ingente quantità di acque gettata dai Canadair per spegnere le fiamme, abbia aumentato il problema del percolato. Problemi su problemi dunque che aumentano l’emergenza e che fanno paventare la possibilità del disastro ecologico ed ambientale. Intanto considerata l’impossibilità di utilizzare la discarica, i rifiuti vengono portati in altre discariche siciliani ma gli autocompattatori che devono viaggiare, naturalmente non possono lavorare a ciclo continuo in città e di conseguenza non arrivano a svuotare i cassonetti. Palermo è sempre più sporca e a nulla valgono le proteste di Leoluca Orlando che ha evidenziato una dissennata gestione dei tre commissari dell’Amia, richiedendo un’ispezione al Ministro Passera. In vista del ferragosto la città è invivibile e sembra non ci siano soluzioni. Forse sarebbe il caso di far intervenire l’esercito, ma evidentemente non è ritenuto necessario perchè noi siciliani siamo abituati a camminare tra i sacchetti di spazzatura. Sicuramente nei paesi civili del Nord Italia, i mezzi militari sarebbero intervenuti per molto meno, ma noi siamo siciliani, brutti e sporchi e tra i rifiuti possiamo tranquillamente vivere.