Palermo: Teatro Garibaldi, continua il presidio

Palermo, 17 aprile – Dopo i 3 giorni concordati con il commissario Latella, il Teatro Garibaldi e’ ancora aperto e occupato.

di redazione

Palermo, 17 aprile – Dopo i 3 giorni concordati con il commissario Latella, il Teatro Garibaldi resta aperto e occupato. Il comitato “Teatro Garibaldi aperto” pero’ si è sciolto e ha consegnato il teatro a un gruppo nutrito di cittadini, artisti e studenti che da domenica notte presidiano il posto, continuando l’assemblea permanente e dando spazio nelle ore serali a esibizioni artistiche e spazi di confronto.

Durante gli ultimi tre giorni, il Teatro Garibaldi Aperto si e’ trasformato in laboratorio artistico, luogo di confronto di ascolto reciproco. “Questi tre giorni si sono rivelati intensi, cruciali, necessari. Migliaia di persone hanno attraversato questa esperienza – dichiarano sulle pagine del loro blog – aderendo alle ragioni del nostro manifesto, rendendo questo spazio vivo e ricco di bellezza. (…) Il Teatro Garibaldi e’ diventato il simbolo del bisogno di questa città di confrontarsi, conoscersi e superare logiche politiche e culturali che ne hanno determinato l’imbarbarimento: un laboratorio politico e un’agora’ aperta dove elaborare modelli culturali, sociali ed economici alternativi che superino la dicotomia tra pubblico e privato.” Chi occupa il Teatro Garibaldi si interroga su che senso abbia il concetto di “cosa pubblica”, inteso come gestione delle risorse destinate alla cultura, della necessita’ di un sistema di regole che i cittadini stessi possano raccontarsi e sperimentare.
“Riconoscendo il peso politico che tali considerazioni sollevano – continuano – riteniamo che i tempi di una tre giorni siano troppo stretti per approfondire le suddette tematiche. A fronte della necessità di costituirsi in un processo formativo in continuità con le modalità espresse finora e alla risposta della cittadinanza attiva palermitana, il comitato decide di sciogliersi nel riconsegnare il teatro e riapre la discussione in un nuova forma partecipata di assemblea permanente e presidio di questo spazio. Quest’esperienza continua in altre forme rinnovate, fin da questo momento. Noi restiamo e la città rimane qui con noi.” L’occupazione quindi continua.