Palermo: stalle abusive in centro, nuovi arresti per maltrattamento cavalli

Continua senza sosta l’azione di controllo del territorio eseguita “a campione” nei vari quartieri della città ed in periferia, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo.

di redazione

Continua senza sosta l’azione di controllo del territorio eseguita “a campione” nei vari quartieri della città ed in periferia, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo diretti dal Generale B. Teo Luzi in concerto con le altre forze dell’ordine, nell’ambito di servizi volti ad individuare stalle e scuderie abusive.

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione Palermo Pretoria, N.A.S. (Nucleo Antisofisticazione Sanità Carabinieri di Palermo) e A.S.P. (Dipartimento Prevenzione Veterinario di Palermo), hanno provveduto a controllare le sottonotate stalle individuate in via dello Speziale, prossima al quartiere “Borgo Vecchio”.

Il primo controllo è stato eseguito in due piccoli locali in muratura della via dello Speziale allo stato grezzo, uno antistante all’altro, (quello lato sinistro entrando da questa Via Crispi, dell’ampiezza di circa 18 mq. e l’altro posto sulla destra dell’ampiezza di circa 14 mq.), sono stati rinvenuti due equini e rispettivamente, nel primo a sinistra un cavallo maschio con mantello sauro, dell’età di 5 anni circa, con stella in fronte; nell’altro a destra un cavallo femmina con mantello baio, dell’età di circa 15 anni

 

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A richiesta degli organi accertatori, il proprietario V. m., palermitano classe 1951, abitante in Cortile Caneba, pregiudicato, non è stato in grado di esibire alcuna documentazione riguardante sia la registrazione/autorizzazione per i locali ove sono stati rinvenuti gli animali, sia i documenti identificativi e di origine degli equini (passaporto e modello 4 di provenienza). Il personale specializzate dei N.A.S. Carabinieri di Palermo e dell’A.S.P. hanno accertato che i due esemplari erano sprovvisti di micro-chip (art. 3c.1 d.lgs 29/2011), sprovvisti di modello indicante la provenienza (art. 3c.5 d.lgs 29/2011), privi di esami clinici riguardanti l’anemia infettiva equina (art. 2c.1 ord. Min. Salute 8/8/2010); inoltre la stalla era priva di registrazione ai sensi dell’art. 2 dpr 317/96.

Entrambi gli equini sono stati sottoposti a sequestro sanitario e trasferiti in una stalla autorizzata, mentre il proprietario è stato sanzionato amministrativamente con una multa dell’importo di euro 14.200,00, contestualmente l’interessato è stato diffidato a procedere entro 15 giorni all’identificazione anagrafica dei due equini sopra citati, presso gli organi competenti (Associazione Allevatori o U.N.I.R.E.) e a sottoporli al Coggins Test per l’anemia infettiva.

Il secondo controllo eseguito al civico 37 della stessa, in uso a G. l., palermitano classe 1950, ivi residente in via dello Speziale, pregiudicato, si tratta di un locale della superficie di circa 70 mq. adibito a dimora di animali della specie “equina”. All’interno del citato locale trovano alloggio in numero tre ambienti venivano rinvenuti nr. 3 equini di cui 1 “robertino”, di razza meticcio, maschio, mantello baio, di circa 9 anni, di cui è in possesso di relativo passaporto sul quale risulta essere riportato il microchip identificativo gli altri 2 “Ciccio” razza pony, maschio, mantello pezzato bianco rosso, di circa 5 anni; “Nino D’Angelo”, maschio, mantello baio, dì circa 6 anni; sono risultati privi di mancata esibizione del modello indicante la provenienza (art. 3c.5 d.lgs 29/2011), privi di esami clinici riguardanti l’anemia infettiva equina (art. 2c.1 ord. Min. Salute 8/8/2010), mancata identificazione degli equini denominati “ciccio” e “nino d’angelo” (art. 3c.1 d.lgs 29/2011), anche in questo caso gli esemplari sono stati posti sotto sequestro sanitario art. 2 ord. Min salute 8/8/2010.

Premesso quanto sopra accertato e valutata la crescente importanza della malattia, sopra citata, in ambito territoriale per la popolazione equina; in considerazione della situazione epidemiologica e dell’analisi del rischio che necessita la vigilanza permanente presso le aziende zootecniche che detengono cavalli, i due equini (Ciccio e Nino D’Angelo) vengono sottoposti a sequestro sanitario ai sensi dell’art. 2 dell’Ordinanza del Ministero della Salute datata 08/08/2010 che recita : “è reso obbligatorio i ‘esecuzione di controlli epidemiologici per l’anemia infettiva degli equidi, su tutti gli equidi stanziali di età superiore a sei mesi.

I predetti equini (Ciccio e Nino D’Angelo) vengono affidati in custodia giudiziale gratuita allo stesso proprietario, il quale è stato reso edotto degli obblighi di legge inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro e contestualmente diffidato a procedere entro 15 giorni all’identificazione anagrafica dei due equini sopra citati, presso gli organi competenti.

Anche in quest’ultimo controllo il proprietario è stato sanzionato amministrativamente con una multa dell’importo di euro 8.498,00.