Palermo sommersa dalla spazzatura, raccolta troppo lenta

La Rap sta cercando di recuperare l’arretrato ma la spazzatura in città è ancora tantissima e non bastano i ritmi sostenuti.

I vertici hanno comunicato in questi giorni che stanno lavorando a pieno regime utilizzando ogni spazio disponibile a Bellolampo. I mezzi ogni giorno tolgono dalla strada la quantità ordinaria di rifiuti prodotti, ma il problema resta l’arretrato.

Ancora tonnellate di immondizia in ogni angolo della città marciapiedi, aiuole, cestini getta-carte, attorno alle campane della raccolta del vetro e abbandonate in ogni angolo di strada.

Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista  ha parlato ieri di una “Palermo ormai diventata una discarica a cielo aperto”. “Ci sono altre ragioni ed altri interessi ben più determinanti della maleducazione di qualche cittadino. Ormai è dal 2017 che viviamo una situazione in continuo peggioramento. RAP ha avuto rinnovato il contratto di servizio per i prossimi 15 anni ed è grave che non vi sia neanche l’ombra di un rilancio industriale dell’azienda. RAP 4 mesi fa doveva avviare lo spazzamento automatizzato e ad oggi non si è fatto nulla. 

Come se non bastasse, intere zone della città non vengono mai spazzate e dove questo servizio è offerto, ci pare, venga svolto la domenica con costi maggiori dovuti agli straordinari pagati agli operatori? Ed ancora di chi è la colpa se i 100 lavoratori Reset, fondamentali per aumentare la raccolta differenziata, non sono ancora transitati in RAP?

Nel 2020 – continua Fumetta – gli obiettivi di raccolta differenziata prefissati nel contratto di servizio non sono stati raggiunti e su questo c’è una grave responsabilità dei vertici di Rap.

Non crediamo che Palermo debba essere inevitabilmente condannata alla sporcizia ed all’incuria, si può amministrare diversamente e bene la gestione rifiuti senza evocare la necessità di costruire mostri inquinanti come i termovalorizzatori. Occorre intanto che  il sindaco provveda subito a cambiare tutto il management di RAP con una più efficiente e motivato. Questa è a nostro avviso una scelta non più rinviabile, una decisione che mostri la volontà di cambiare veramente pagina”.

Una dichiarazione è giunta anche dal presidente della R.A.P. (Risorse Ambiente Palermo) Giuseppe Norata: “L’emergenza in atto non si risolverà se non arriveranno le autorizzazioni da parte della Regione, già due mesi fa avevo annunciato quello che sarebbe accaduto in città, si rischia che la stessa cosa accadrà presto in tutta la Sicilia. Ingombranti di tutti i tipi arrivano a Bellolampo rallentando in maniera vertiginosa l’operatività dell’impianto, e di fatto non consentono di lavorare le quantità di rifiuti che giornalmente raccogliamo nella città. Il sindaco di Bagheria mi ha chiamato – conclude il presidente – per chiedere aiuto, ma già noi soffriamo di nostro e abbiamo bisogno anche noi della collaborazione di tutti i cittadini per migliorare la vivibilità della città”.

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