Palermo sogna la Serie A: oggi la decisione sul caso Parma
Il Palermo può raggiungere la tanto agognata serie A. Non sul campo, dove la promozione non è arrivata al termine di una stagione estenuante, culminata con la finale playoff persa contro il Frosinone. Ma la strada verso la serie A può ancora arrivare tramite le aule di tribunale. É attesa per oggi, infatti, la decisione sul caso Parma, in riferimento ai messaggi che Emanuele Calaiò ha inviato a Filippo De Col, collega dello Spezia e amico dell’attaccante palermitano.
Palermo in A: cosa deve succedere
La Procura Federale esaminerà il caso oggi alle ore 11 e si attendono sanzioni pesanti. Il Parma, deferito per responsabilità oggettiva, rischia una penalizzazione (basterebbero soli 2 punti per spalancare le porte della A al Palermo) o una retrocessione diretta. Più difficile, ma comunque possibile, una penalizzazione da applicare al prossimo campionato di serie A.
Ecco i messaggi sui quali si basa il tentato illecito sportivo dell’attaccante del Parma, Emanuele Calaiò:
sms Calaiò, ‘amico mio, non rompete’: PARMA, 21 GIU – “Ehi pippein non rompete il cazzein mi raccomando amico mio”, “Dillo anche a Claudien” (Claudio Terzi) e “Sopratutto col rapporto che avete con me”. Sono questi i tre messaggi, corredati da emoticon… https://t.co/a2dEiGW40e pic.twitter.com/PNgRoF4JOI
— Gazzetta del Sud (@GazzettaDelSud) 21 giugno 2018
Non solo il caso Parma
Il Palermo, però, può sperare anche in un altro caso. Nel pomeriggio, infatti, il Chievo dovrà rispondere alle accuse di plusvalenze fittizie nei bilanci degli ultimi tre anni. Anche qui, la pena potrebbe essere molto pesante con probabilità di retrocessione diretta. In questo caso, il ripescaggio potrebbe coinvolgere sì il Palermo ma anche il Crotone, terz’ultimo nello scorso campionato di serie A. Per chiarire la questione si attende un comunicato ufficiale da parte della FIGC.
Ma non finisce qui. A completare la giornata di fuoco in casa Palermo, ci sarà anche la decisione del Tribunale di Riesame in merito al dissequestro, da parte della Procura di Palermo, di 1,1 milioni di euro ai danni della società di Zamparini. In caso di sentenza positiva, la somma potrebbe essere restituita. Viceversa, se le accuse di falso in bilancio ed autoriciclaggio fossero confermate, il sequestro potrebbe prevedere una somma ancora più alta. La Procura, infatti, aveva chiesto il sequestro di 50 milioni di euro. Dal sogno al baratro, per il Palermo sarà una giornata cruciale.