PALERMO-SIENA 1-2: Serie B a un passo, una retrocessione annunciata

di redazione

Il Palermo esce sconfitto dalla sfida interna contro il Siena. Dopo l’iniziale vantaggio firmato da Anselmo, le reti di Emeghara e Rosina capovolgono il risultato nella ripresa.

di redazione

Il Palermo esce sconfitto dalla sfida interna contro il Siena. Dopo l’iniziale vantaggio firmato da Anselmo, le reti di Emeghara e Rosina capovolgono il risultato nella ripresa. Con l’1-2 odierno i rosanero mancano ancora l’appuntamento con la vittoria e la possibilità di avvicinarsi alle squadre che si trovano davanti in classifica.Gasperini dispone i suoi giocatori con un 3-4-3 con Miccoli e Formica leggermente defilati rispetto alla punta centrale, Boselli. Anselmo occupa la corsia destra. Rispetto alle indiscrezioni della vigilia Iachini si affida a centrocampo a Calello al posto di Bolzoni: nel 3-4-2-1 toscano Rosina e Sestu supportano Emeghara.Il Palermo parte bene. Dopo soli due minuti Pegolo è costretto ad un difficile intervento su un sinistro al volo di Dossena. Sul corner che ne consegue Anselmo manda di poco alto di testa.Esaurita la spinta iniziale della squadra di Gasperini, il Siena si rende pericoloso con Rosina. Il numero 27 bianconero impegna severamente Sorrentino, bravissimo a sventare al 10′ un suo colpo di testa su cross di Sestu. Resta però il Palermo a cercare con maggiore continuità di costruire azioni pericolose, nonostante alcuni errori di misura.

Capitan Miccoli prova ad inventare su calcio da fermo: al 21′ una sua punizione viene murata dalla barriera, mentre quattro minuti più tardi il numero 10 pesca splendidamente Boselli da calcio d’angolo. Pegolo si supera sul colpo di testa del centravanti argentino. Al 34′ è però il Siena a sfiorare la rete. Rosina, pescato da un cross rasoterra dalla sinistra, manda alto da posizione favorevolissima. Un minuto più tardi una girata di Boselli, servito da una sponda di Miccoli, viene bloccata a pochi passi dal gol da Terlizzi.La rete della squadra di Gasperini arriva al 44′, anche grazie ad un pizzico di buona sorte sempre mancata sinora. Calcio d’angolo di Miccoli, Terlizzi cerca di mettere fuori il pallone dall’area ma lo colpisce male: il colpo di testa del centrale senese finisce sul palo, Anselmo da due passi insacca il tap-in che porta il Palermo in vantaggio.

Ad inizio secondo tempo Felipe sventa subito una pericolosa azione rosanero, anticipando Boselli su cross di Formica. Dopo sei minuti di gioco, però, arriva una doccia gelata per tutto il “Barbera”. Su un cross dalla destra di Rosina, un indecisione tra Sorrentino e Munoz consente ad Emeghara di mettere in rete il pari del Siena di testa da due metri.Il Palermo prova a reagire con un azione personale di Formica sulla destra, conclusa con un intervento aereo di Boseli che però è fuori misura. Gasperini, che ad inizio ripresa aveva già sostituito Anselmo con Nelson, prova ad affidarsi alle invenzioni di Ilicic (che rileva Miccoli). Al 26′ però sono ancora i toscani a passare. Un pallone perso in fase offensiva dai rosanero consente a Rosina ed Emeghara di aviare una veloce azione di contropiede. Il numero 10 entra in area dalla destra e viene steso da Von Bergen: Romeo indica il dischetto, Rosina spiazza Sorrentino per il 2-1  bianconero.

Il Palermo prova una reazione nervosa, rovesciandosi in attacco ed esponendosi al contropiede della formazione di Iachini. Al 34′ i rosanero avrebbero l’occasione di riaprire la partita: il colpo di testa di Munoz, su angolo di Ilicic, si infrange però sulla traversa. Quasi fosse il simbolo di una stagione in cui i rosanero non riescono, in nessun modo a centrare il risultato. Ed a ribadire il concetto, a un minuto dall’inizio del recupero, anche Nelson centra la trasversale con una deviazione aerea.

Il Palermo resta a quota 21 in classifica si avvicina a grandi passi verso una retrocessione…annunciata. L’amore dei tifosi per Zamparini traballa, ed il patron nonostante le smentite sembrerebbe aver concluso il suo tempo in questa società. La città adesso dovrebbe trovare un’alternativa al presidente non tifoso, ma al momento non c’è.