Palermo, si fingeva carabiniere per rapinare in appartamenti

I Carabinieri della Stazione di Palermo Olivuzza e Partanna Mondello hanno arrestato un pregiudicato palermitano, per furti in appartamento. 

I Carabinieri della Stazione di Palermo Olivuzza e Partanna Mondello hanno arrestato il pregiudicato Gardino GIALLANZA LI CAUSI, palermitano del 1980. Il giovane è responsabile di aver compiuto quattro rapine ai danni di privati cittadini in un arco temporale compreso tra il 21.06.2011 e il 01.07.2011, commesse in vari quartieri di Palermo.

La tecnica utilizzata era quella di qualificarsi quale appartenente all’Arma dei Carabinieri e simulando di dovere notificare degli atti giudiziari con la necessità di eseguire perquisizioni domiciliari per la ricerca di stupefacenti, si introduceva all’interno delle abitazioni per poi frugare nelle stanze asportando denaro e gioielli. Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di giungere all’identificazione del predetto, attraverso le descrizioni delle vittime i riconoscimenti dalle foto segnaletiche in possesso dei comandi dell’Arma.

Sono almeno quattro, stante alla ricostruzione dei Carabinieri, i colpi messi a segno; nelle quali, il giovane si è impossessato di denaro e gioielli per un valore di circa 70.000 euro. Scelte verosimilmente da ricondurre alla sicura disponibilità economica delle vittime. Dalla prima abitazione sita in Fondo Marino – prossima al quartiere Oreto – aveva trafugato la somma in contanti di circa 30.000 €, dalla seconda in via Ludovico Bianchini – Pallavicino – erano stati asportati diversi oggetti in oro, dalla terza in via Orazio Antinori – Zisa- ancora oggetti in oro.

Nel corso della perquisizione domiciliare presso l’abitazione del GIALLANZA LI CAUSI è stata inoltre rinvenuta, ben nascosta sotto a un letto, 1.5 kg. di “hashish” oltre a 2 ricetrasmittenti probabilmente funzionali agli atti criminali. L’arrestato è stato tradotto presso la locale casa circondariale “Ucciardone” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento restrittivo. Sono in concorso indagini dei Carabinieri per stabilire se il Li Causi abbia effettuato altri colpi e se si è avvalso di complici. (Carabinieri Palermo)